mercoledì 10 giugno 2015

GRAMELLINATE : PIANTAGGIONI DI CROTONE

GRAMELLINATE : PIANTAGGIONI DI CROTONE

Il nostro "Vice" ci propone oggi, già dal titolo, un ilare ed interessante gioco di parole per richiamare, con le piantaggioni di cotone, il mondo degli schiavi.

Poi, però, contento di tanto risultato, deve averlo dimenticato

MASSIMO GRAMELLINI, VICE DIRETTORE DE "LA STAMPA", DALL'ALTO DELLA SUA SAGGEZZA CI CONSEGNA OGNI GIORNO (QUASI) DELLE PERLE DI RIFLESSIONE PER FARCI INIZIARE BENE LA GIORNATA.
SETTIMANALMENTE, GRADITO OSPITE DA FABIO FAZIO, CI PROPONE ANCHE UNA CLASSIFICA DEI FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI CHE NOI, COMUNI IMMORTALI, NON RIUSCIREMMO A CATALOGARE.

Siccome non tutti hanno il privilegio di leggerlo, vederlo o ascoltarlo, non vorremmo mai che permangano delle sacche di oscurità, quindi lo proponiamo anche ai nostri amici che, pur avendo di meglio da fare, possono impiegare utilmente il tempo per riflettere sui casi della vita che il "Vice" ci propone e così migliorarsi per il bene dell'umanità.
Segue qualche commento estemporaneo.

Il nostro "Vice" ci propone oggi, già dal titolo, un ilare ed interessante gioco di parole per richiamare, con le piantaggioni di cotone, il mondo degli schiavi.
Poi, però, contento di tanto risultato, deve averlo dimenticato infatti il testo, per chi voglia leggerlo in originale, può cliccare (Vedi qui).

Ma noi siamo buoni e, per chi non voglia girare per il web lo riportiamo di seguito:

L’Ottocento piomba in redazione con una notizia che sembra uscita da un romanzo di Dickens. I carabinieri di Petilia Policastro, provincia di Crotone, hanno denunciato venti genitori i cui figli non frequentano da mesi la scuola dell’obbligo. Altro che Europa a due velocità. In Italia le velocità, e le lentezze, risultano molte di più. I bambini calabresi che non perdono tempo con l’alfabeto sono figli di poveri agricoltori oppure di ricchi mafiosi. I primi sostituiscono i libri di scuola con il lavoro nei campi, i secondi bivaccano nei bar di paese per imparare l’arte dell’intimidazione e del ricatto.  

Sui genitori mafiosi c’è poco da dire, anche se ci sarebbe molto da fare, per uno Stato degno di questo nome. Non me la sento invece di gettare la croce addosso ai genitori contadini, convinti in buona fede che lo sviluppo delle facoltà mentali dei figli non offra loro la minima possibilità di riuscita nella vita. Cos’altro potrebbero mai pensare, se le strade del Sud sono solcate da torme di giovani intellettuali disoccupati e frustrati, che nel migliore dei casi emigrano e nel peggiore intristiscono? Qualsiasi nobile discorso sul ruolo sociale della scuola, e sull’istruzione come strumento per trasformare un suddito in cittadino, collassa di fronte alla prosa della realtà quotidiana, rappresentata da una dura lotta contro l’appetito. Alla fine le due anomalie, dei contadini e dei mafiosi, si tengono insieme in un abbraccio mortale. Uno Stato che tollera al suo interno uno Stato parallelo non può dare altro lavoro che la miseria e altra istruzione che la distruzione. 

COMMENTO ESTEMPORANEO

Che dire ?
L'ottocento cade in mano al nostro Vice, ma lui, con un guizzo, riesce a ritrarre la mano e non subisce lesioni.
Meno male. Ci sarebbe spiaciuto che un romanticone come lui ci rimettesse la mano.
Perchè romanticone ?
Voi come lo chiamereste uno che, partito con tale titolone, gli piomba in redazione l'ottocento e pensa a Dickens ?
A noi che, lo confessiamo, non siamo romantici, non viene in mente Davide Copperfield ma il glorioso risorgimento.
Vista l'arretratezza che il Vice ci descrive, sia culturale che economica, sia etica che sociale e chi più ne ha più ne tolga, a noi viene in mente, appunto, il risorgimento.
Magari non tanto glorioso, ma sempre e comunque risorgimento.
Le piantagioni di cotone che Vice ci ricorda, pensando di farci sorridere, rendono bene l'idea di un mondo schiavizzato e ci spiace veramente che si sia fermato li.
Ci informa, infatti che "i carabinieri hanno denunciato 20 (venti - solo venti) genitori i cui figli non frequentano la scuola dell'obbligo da mesi"
Non è chiaro se sia colpa dei carabinieri o dello Stato, ma degli altri milioni di genitori si sono dimenticati ?
E poi, perchè limitarsi a segnalare solo "la scuola dell'obbligo" e solo alcuni "mesi" ?
Dopo la gloriosa conquis ....... liberazione del 1861 infatti le scuole del meridione vennero chiuse TOTALMENTE (dai Regii Carabinieri), per oltre 10 anni. 
Analogamente vennero chiusi (sempre dagli stessi Regii Carabinieri - il Signore li abbia in gloria), TUTTI i giornali pubblicati in quelle lande prima prospere poi sperdute.
Del resto, trattandosi di piantagioni di crotone, gli schiavi mica dovevano andare a scuola o leggere delle notizie di cosa avveniva a casa loro o fuori casa ?
Quello che avveniva a casa loro non doveva interessarli, per gli avvenimenti fuori casa (metti ci fosse qualche partita di Champions League) meglio si informassero da chi le notizie le gestiva e, se necessario, le inventava.

E' da dire però, che, sociologicamente parlando, centra il problema.
Insieme ai poveri agricoltori (non è politicamente corretto parlare apertamente di schiavi), cita anche i ricchi mafiosi. 
Per piacere non dite ai calabresi che in calabria c'è la "mafia", fate finta di niente, qualche 'ndranghitista potrebbe incazzarsi. 
Meglio fischiettare !
A parte questo, ma stiamo parlando di storia, mica di geografia, fa proprio bene il Vice, ad accostare i ricchi mafiosi ai poveri agricoltori perchè, da storico navigato, anche se non vuole farlo vedere, sa bene che la mafia è uscita dai ghetti, si è arricchita ed è penetrata nei gangli dello Stato al seguito di Garibaldi, dove tuttora permane indisturbata anche come fatto "CAPITALE" ai giorni nostri.
Vorremmo, però, informare il Vice che quelli che "bivaccano nei bar di paese per imparare l'arte dell'intimidazione e del ricatto", non sono mafiosi. 
Quella è la bassa, anzi bassissima manovalanza. 
I mafiosi non sono più quelli con la coppola che Garibaldi ha messo alla guida occulta dello Stato. Adesso frequentano le università, sono esperti di transazioni finanziarie mega-multi-miliardarie e gestiscono il potere dall'interno dello Stato, NON contro di esso.
Siamo anche meravigliati della sua meraviglia sulle "torme di giovani intellettuali disoccupati e frustrati ....".
In un paese di piantagioni di crotone, che spazio possono avere dei giovani intellettuali frustrati ? 


Chissà che fine avranno fatto gli avanzati studi di ingegneria che tutta Europa invidiava al Regno Borbonico, che progettavano e costruivano i primi ponti in acciaio, che ancora sono lì, mentre quelli francesi continuavano a crollare ? (Nell'immagine il REAL PONTE FERDINANDEO sul Garigliano).

Dove saranno finite le industrie siderurgiche che i tedeschi cercavano di copiare ? Le industrie tessili e della seta esportata anche in estremo oriente ? Mah !
Nel finale, però, si risolleva (evitiamo di dire che risorge) quando ci ricorda la "realtà quotidiana, rappresentata da una dura lotta contro l'appetito".

L'APPETITO ?
Sono le casalinghe di Voghera che ingaggiano continue lotte contro l'appetito, sopratutto dopo le prove bikini per prepararsi alle ferie. Sono i patiti della linea, Sono quelli/e che "vuole fare la modella".
Eh. In fondo è proprio vero che "le anomalie ...... si tengono insieme in un abbraccio mortale".

Sopratutto se le anomalie si chiamano disinformazione e dimenticanza.



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