Il giorno del dono ! IL GIORNO DEL DONO ?
Ci hanno già rubato tutto, ed adesso istituiscono anche
il giorno del dono.
Il Senato, con 162 voti favorevoli e solo 6 contrari, ha approvato il ddl, con primo firmatario il Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che istituisce il "giorno del dono" che sarà celebrato il 4 di ottobre. Per il testo completo della Legge (Vedi qui).
Guarda caso proprio il giorno della festività di San Francesco, Patrono d'Italia insieme a Santa Caterina da Siena.
Continuiamo a percorrere il piano inclinato di un secolarismo strisciante che, oltre ad impoverirci sulle disponibilità materiali ed il tenore di vita, ci spoglia anche dei valori cristiani (la carità in questo caso), sostituendoli con pseudo-valori di buoni sentimenti travestiti per legge da filantropia pelosa e pedagogica.
"Nessuna Legge dello Stato può imporre ai cittadini la stimolazione di emozioni e sentimenti (perchè di questo si tratta), men che meno con l'istituzione il 4 ottobre del giorno del dono". Questo è il commento del senatore Ciro Falagna all'approvazione del provvedimento di Legge.
Il testo approvato prevede infatti, "senza oneri a carico dello Stato" iniziative formative ed educative in particolare nelle scuole e impegno, da parte delle istituzioni, nel creare sensibilità rispetto all'atto del dono. Il tutto "al fine di offrire ai cittadini l'opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana, ravvisando in esse una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un'espressione altamente degna di essere riconosciuta e promossa".
Anche il senatore Carlo Giovanardi non vede molta chiarezza nell'operazione e dichiara(Vedi
qui)
: "Non ho votato l'istituzione per legge della giornata del dono, che il Parlamento ha voluto fissare per il 4 di ottobre, perchè si sovrappone alla Legge 132 del 1958 che ha stabilito che quel giorno sia una solennità civile dedicata ai patroni d'Italia, San Francesco e Santa Caterina da Siena". Prosegue poi Giovanardi affermando preoccupato che : " I casi sono due; o il parlamento ha operato con leggerezza e superficialità o con malizia. Su centinaia di giorni a disposizione ha scelto proprio quello per sminuire l'importanza di una solennità civile collegata a radici cristiane del nostro Paese".
Prendiamo atto che lui ha votato contro al provvedimento, ma il resto del suo partito cosa ha fatto ?
Il resto dei cattolici presenti in Parlamento, cosa ha fatto ? Dov'erano ?
Non è solo la matematica a lasciare perplessi (162 a 6), ma anche la logica.
Come è possibile che un simile provvedimento sia approdato al voto parlamentare ?
Come è possibile che solo adesso ci si accorga che il 4 di ottobre è la ricorrenza del Patrono d'Italia, San Francesco, che a parole tutti onorano ed incensano riscrivendo il Suo pensiero per adattarlo ad una ecologia alla moda per nascondere la vera ecologia cristiana che guarda anzitutto al Creatore per motivare ed operare a salvaguardia del creato e delle creature.
Del resto di cosa ci meravigliamo ?
E' la stessa manovra di cui è oggetto l'Enciclica LAUDATO SI di Papa Francesco, anche lui analogamente onorato ed analogamente censurato a colpi di bianchetto e di copia-incolla.
il giorno del dono.
Il Senato, con 162 voti favorevoli e solo 6 contrari, ha approvato il ddl, con primo firmatario il Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che istituisce il "giorno del dono" che sarà celebrato il 4 di ottobre. Per il testo completo della Legge (Vedi qui).
Guarda caso proprio il giorno della festività di San Francesco, Patrono d'Italia insieme a Santa Caterina da Siena.
Continuiamo a percorrere il piano inclinato di un secolarismo strisciante che, oltre ad impoverirci sulle disponibilità materiali ed il tenore di vita, ci spoglia anche dei valori cristiani (la carità in questo caso), sostituendoli con pseudo-valori di buoni sentimenti travestiti per legge da filantropia pelosa e pedagogica.
"Nessuna Legge dello Stato può imporre ai cittadini la stimolazione di emozioni e sentimenti (perchè di questo si tratta), men che meno con l'istituzione il 4 ottobre del giorno del dono". Questo è il commento del senatore Ciro Falagna all'approvazione del provvedimento di Legge.
Il testo approvato prevede infatti, "senza oneri a carico dello Stato" iniziative formative ed educative in particolare nelle scuole e impegno, da parte delle istituzioni, nel creare sensibilità rispetto all'atto del dono. Il tutto "al fine di offrire ai cittadini l'opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana, ravvisando in esse una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un'espressione altamente degna di essere riconosciuta e promossa".
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| Il Senatore Carlo Givanardi |
: "Non ho votato l'istituzione per legge della giornata del dono, che il Parlamento ha voluto fissare per il 4 di ottobre, perchè si sovrappone alla Legge 132 del 1958 che ha stabilito che quel giorno sia una solennità civile dedicata ai patroni d'Italia, San Francesco e Santa Caterina da Siena". Prosegue poi Giovanardi affermando preoccupato che : " I casi sono due; o il parlamento ha operato con leggerezza e superficialità o con malizia. Su centinaia di giorni a disposizione ha scelto proprio quello per sminuire l'importanza di una solennità civile collegata a radici cristiane del nostro Paese".
Prendiamo atto che lui ha votato contro al provvedimento, ma il resto del suo partito cosa ha fatto ?
Il resto dei cattolici presenti in Parlamento, cosa ha fatto ? Dov'erano ?
Non è solo la matematica a lasciare perplessi (162 a 6), ma anche la logica.
Come è possibile che un simile provvedimento sia approdato al voto parlamentare ?
Come è possibile che solo adesso ci si accorga che il 4 di ottobre è la ricorrenza del Patrono d'Italia, San Francesco, che a parole tutti onorano ed incensano riscrivendo il Suo pensiero per adattarlo ad una ecologia alla moda per nascondere la vera ecologia cristiana che guarda anzitutto al Creatore per motivare ed operare a salvaguardia del creato e delle creature.
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| Papa Francesco |
E' la stessa manovra di cui è oggetto l'Enciclica LAUDATO SI di Papa Francesco, anche lui analogamente onorato ed analogamente censurato a colpi di bianchetto e di copia-incolla.
Giorno dopo giorno i valori su cui si è fondata la nostra civiltà vengono messi da parte.
Quelli che, al momento, non riescono ad accantonare vengono sempre più sviliti e vilipesi e c'è solo da attendere per vederli cadere da soli.
Il compianto Cardinale Biffi, che proprio ieri e ritornato al Padre nella Gerusalemme celeste, diceva negli esercizi spirituali che aveva condotto alla presenza di San Giovanni Paolo II: "..... la cultura oggi dominante pensa di salvarci dalla tristezza, dall'inquietudine, dal rimorso, eliminando l'idea stessa di peccato. Abitua ciascuno a guardare solo ai suoi diritti: i doveri sono sempre degli altri; induce a ritenere che la colpa non è mai dei singoli, ma della società, delle strutture, dello Stato, della Chiesa. Cristo invece ritiene che sia il cuore dell'uomo la vera causa del male nel mondo (Mt 3,20-23) e che perciò dal cuore dell'uomo - cioè dalla sua vita personale e interiore - deve cominciare il rinnovamento".
Un altra dichiarazione del Senatore Falagna, già ricordato per il suo dissenso, ci fa pensare e ci lascia comunque perplessi: "Questa mattina mi sono chiesto cosa fosse la Giornata del Dono. L'ho anche chiesto a dei colleghi e nessuno ha saputo rispondermi. Abbiamo approvato un provvedimento inutile, in un momento in cui il nostro Paese avrebbe invece bisogno di vedere impegnate le nostre intelligenze e le nostre capacità per approfondire problemi e temi utili ai cittadini e al Paese".
Quelli che, al momento, non riescono ad accantonare vengono sempre più sviliti e vilipesi e c'è solo da attendere per vederli cadere da soli.
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| Il Cardinale Giacomo Biffi - R.I.P. |
Un altra dichiarazione del Senatore Falagna, già ricordato per il suo dissenso, ci fa pensare e ci lascia comunque perplessi: "Questa mattina mi sono chiesto cosa fosse la Giornata del Dono. L'ho anche chiesto a dei colleghi e nessuno ha saputo rispondermi. Abbiamo approvato un provvedimento inutile, in un momento in cui il nostro Paese avrebbe invece bisogno di vedere impegnate le nostre intelligenze e le nostre capacità per approfondire problemi e temi utili ai cittadini e al Paese".
Com'è possibile che si sia arrivati a questo ?
A cosa si è ridotta la presenza dei cattolici in Italia ?
A cosa si è ridotta la presenza dei cattolici in Italia ?
Non si tratta di essere o meno religiosi o, per meglio dire, non si tratta solo di questo.
Stiamo mettendo da parte il trascendente, eliminando Dio dalla nostra vita, per sostituirlo con l'uomo cioè con noi stessi, anzi, con il nostro benessere.
Le "magnifiche sorti e progressive" di triste memoria ci danzano davanti agli occhi e ci offuscano la mente di continuo. Non sappiamo cosa siano, ma ci crediamo fermamente e facciamo di tutto per "progredire" su questa strada.
Le "magnifiche sorti e progressive" di triste memoria ci danzano davanti agli occhi e ci offuscano la mente di continuo. Non sappiamo cosa siano, ma ci crediamo fermamente e facciamo di tutto per "progredire" su questa strada.
Abbiamo svenduto i nostri valori e stravolto il nostro modo di vivere illudendoci di essere più liberi e di migliorarci in continuazione,senza renderci conto che un passo alla volta, non avendo una meta se non noi stessi, abbiamo accettato di essere dei semplici numeri, semplici consumatori, di obbedire inconsciamente agli input del mondo stravolgendo il nostro modo di vivere.
Dov'è adesso la nostra grandezza trascorsa ?
Dov'è adesso la nostra grandezza trascorsa ?
Non c'è più.
Ne come singoli individui ne come popolo e non ci chiediamo neanche dove sia finita e perchè.
Ne come singoli individui ne come popolo e non ci chiediamo neanche dove sia finita e perchè.
Ed allora accade, per parlare di fatti che ci toccano ogni giorno, che se incontriamo un uomo per terra, lo scavalchiamo senza neanche chiederci se ha bisogno di noi o, peggio, se ce lo chiediamo, decidiamo che il nostro andare è più importante del fermarsi un attimo, anche solo per vedere se sia necessario il nostro telefonino supertecnologico per chiamare il soccorso del 118.
In tempi andati un uomo che, vedendo picchiare una donna, non intervenisse a sua difesa, sarebbe considerato un codardo senza onore, per non dir di peggio.
Oggi è normale girarsi dall'altra parte e farsi i fatti propri.
Oggi è normale girarsi dall'altra parte e farsi i fatti propri.
L'imbarbarimento prossimo venturo è già tra noi.
A livello personale e nel contesto civile e sociale.
Siamo bravissimi a trovare tutte le motivazioni per auto assolverci.
Il ritornello principe è di solito "tanto i politici sono tutti uguali" e ci sentiamo quasi degli eroi a stare lontano dalla cacca che infesta il mondo e che è sempre colpa di altri. Non approfondiamo neanche più le notizie che ci propinano, lasciando lor signori liberi di continuare i loro giochetti sporchi svolti nell'ombra da pennivendoli un tanto a tonnellata che divulgano solo le notizie di loro interesse.
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| Il Forteto - Coop Lager protetta dalla sinistra |
Non ci dicono neanche cosa accade attorno a noi, ma noi pensiamo di essere informati e di essere liberi di scegliere.
Così accade che in Toscana, dopo 30 anni di sfruttamento e malversazioni a danno di minori da proteggere, un tribunale emetta 16 condanne per i responsabili del Forteto, ma questa notizia non ha l'onore delle prime pagine.
Come non ce l'ha la notizia gemella che il Partito Democratico ha votato contro, in Parlamento, alla richiesta di commissariamento del Forteto, dopo le 16 condanne decise dalla Magistratura.
Come non ce l'ha la notizia gemella che il Partito Democratico ha votato contro, in Parlamento, alla richiesta di commissariamento del Forteto, dopo le 16 condanne decise dalla Magistratura.
Qualcuno si chiederà cosa sia il Forteto ? : appunto. E' proprio quello che volevo dire !
In questo sfacelo morale siamo ormai rassegnati ad essere governati da un governo che nessuno ha eletto. Siamo anche rassegnati nel constatare che questo è il terzo dei governi non eletti che dicono di rappresentarci per fare i nostri interessi.
Non ci chiediamo neanche più perchè il Governo Berlusconi, ultimo governo eletto dal popolo, sia caduto.
Non ce lo siamo chiesti neanche davanti alle testimonianze dello stesso Monti, suo successore, che ha confessato parte degli intrighi di potere che lo hanno portato alla nomina a senatore a vita ed a presiedere un governo, sostituto di quello legittimamente eletto, coadiuvato da una Sig.ra Fornero in lacrime mentre ci sotterrava le speranze.
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| La cancelliera tedesca Angela Merkel |
Non ce lo siamo chiesti neanche davanti alle evidenze dello spread che era schizzato alle stelle senza motivo, anzi con l'unico motivo di buttare benzina sul fuoco per far dimettere un governo legittimo.
Non ce lo siamo chiesti neanche davanti alle confessioni di un ex ministro di Obama o dello stesso Zapatero che, pur essendo di sinistra, hanno confessato l'esistenza di un complotto internazionale contro il governo e la Sovranità italiana dando una luce ben diversa ai sorrisini complici della Merkel e di Sarkozi dell'epoca.
I greci hanno avuto un moto di orgoglio votando almeno un chiaro "NO" al referendum.
Noi siamo da tempo privati della nostra SOVRANITA', valore primario che non deriva da altri, senza che ci sia reazione alcuna da parte nostra.
In questo sfacelo morale ed in questa perdita di identità collettiva non ci chiediamo neanche più perchè Berlusconi (indipendentemente dal personaggio) abbia subito e continui a subire tutti i processi che gli sono piovuti sulla testa.
Non ci chiediamo neanche più perchè la Legge Severino valga solo per lui e non valga per il paladino della legalità di nome De Magistris o per un certo De Luca paladino solo del potere fine a se stesso.
I greci hanno avuto un moto di orgoglio votando almeno un chiaro "NO" al referendum.
Noi siamo da tempo privati della nostra SOVRANITA', valore primario che non deriva da altri, senza che ci sia reazione alcuna da parte nostra.
In questo sfacelo morale ed in questa perdita di identità collettiva non ci chiediamo neanche più perchè Berlusconi (indipendentemente dal personaggio) abbia subito e continui a subire tutti i processi che gli sono piovuti sulla testa.
Non ci chiediamo neanche più perchè la Legge Severino valga solo per lui e non valga per il paladino della legalità di nome De Magistris o per un certo De Luca paladino solo del potere fine a se stesso.
Purtroppo la perdita di identità e di orgoglio non colpisce soltanto noi italiani.
L'Europa che abbiamo davanti, cioè l'Europa dei banchieri e della burocrazia, ce ne da una ulteriore conferma.
Se si perdono le radici, come si può sperare che l'albero continui la sua crescita ?
Quando nella Costituzione europea ci si è rifiutati di inserire e riconoscere le radici giudaico-cristiane del nostro continente, dei nostri popoli e delle nostra civiltà, era già chiaro di quale Europa si stava iniziando la costruzione.
Eppure l'idea dell'Europa non era questa.
Il Manifesto di Ventotene, redatto da Altiero Spinelli ed altri "visionari" durante il confino fascista non sognava questa Europa di maneggioni fra cui siede la stessa figlia di Spinelli.
Il Manifesto di Ventotene, redatto da Altiero Spinelli ed altri "visionari" durante il confino fascista non sognava questa Europa di maneggioni fra cui siede la stessa figlia di Spinelli.
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| Le 12 stelle della Madonna oggi oscurate dall'Euro |
Qualcuno sa cosa vogliano dire le 12 stelle d'oro che campeggiano sull'azzurra bandiera europea ?
Se la risposta vi fa pensare alle prime 12 nazioni che formarono l'embrione della attuale Europa o a qualcosa che abbia a che fare con i popoli europei, siete in errore. In forte errore!
Sono le 12 stelle della corona di Maria Vergine Santissima, ma nessuno osa dirlo, oppure nessuno neanche lo ricorda più.
Il lavaggio del cervello è quasi completo. La riscrittura del passato avviene in modo quasi perfetto.
Ma allora rifacciamo la domanda, forse un pò retorica: a cosa si è ridotta la presenza dei cattolici ?
Da quando il Concilio Vaticano II ha proposto il dialogo in sostituzione della affermazione della Verità lo scivolamento verso la secolarizzazione e la distruzione di valori eterni è continuata inesorabile.
Dalla mancata condanna solenne del comunismo, anche quì in nome del dialogo, si è scivolati fino all'obbrobrio di un Presidente che si sente in diritto di regalare a Papa Francesco un Crocifisso blasfemo costruito sul simbolo della falce e martello che ha causato decine e decine di milioni di morti di cui nessuno parla anche se le sue idee ed i suoi regimi dittatoriali sono stati sconfitti dalla Storia.
Ma più ancora che dalle scelte del Concilio Vaticano II, dobbiamo renderci conto che è stato il Post-concilio a provocare i disastri più gravi.
Non c'è un solo documento del Concilio che affermi ed autorizzi lo scempio che è stato fatto nei decenni successivi in tutti i settori ecclesiastici, dalla Liturgia alla pastorale, dalla musica all'architettura, dalla lingua latina agli stessi abiti dei sacerdoti ed ai segni ecclesiastici.
Un Post-concilio che si è svolto sui giornali, nelle televisioni, nei salotti buoni. Che con le armi subdole di satana ci ha fatto ingoiare gli amari calici infarciti di dolcissime e suadenti parole per spingerci sempre di più verso il precipizio che ha comportato la perdita della nostra identità cristiana.
La Verità deve splendere, sempre.
Solo dalla consapevolezza e dalla certezza delle nostre verità, rivelateci da Cristo, il Figlio di Dio incarnato e morto per i nostri peccati, si può instaurare un dialogo.
Se non siamo forti dei nostri convincimenti non sarà mai un dialogo, ma una resa continua al secolarismo.
Ma allora vogliamo tornare al giorno del dono ? Quale dono ?
La scoperta dell'acqua calda, al confronto, è una rivoluzione copernicana.
Tutta la dottrina sociale della Chiesa è una continua ed eterna affermazione del "gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date".
La stessa Enciclica di Papa Benedetto "CARITAS IN VERITATE" ricorda che il messaggio evangelico, oltre a tutte le novità rivoluzionarie che ha portato e continua ogni giorni a proporci, contiene "IL DONO" come valore primario.
L'espressione che usa, immediata e rivoluzionaria nella sua semplicità è che alle due "verità" date dal mercato e dal potere: "DARE PER AVERE" (mercato) e "DARE PER DOVERE" (lo Stato e le sue imposte), occorre affiancare e dare sempre maggiore impulso al "DARE PER PIACERE".
La bellezza del dono disinteressato al Fratello che ne ha bisogno.
La condivisione delle risorse per crescere insieme ed in armonia.
Papa Francesco non si stanca mai di stigmatizzare quanto danno faccia la cultura dello spreco.
Quanti tesori nel messaggio cristiano che noi cristiani spesso ignoriamo.
Lo stesso motto che abbiamo nella testata del nostro blog, dovrebbe essere meditato in continuazione: LA CHIESA NON TEME I PROPRI NEMICI. TEME L'IGNORANZA DEI PROPRI FIGLI.
Il giorno del dono sarà solo l'occasione immediata per eliminare, in modo indolore e silenzioso, la ricorrenza di San Francesco.
A media scadenza sarà l'occasione per attuare iniziative distanti anni luce dagli intenti buonisti che "il dono" sottintende.
A scuola sarà l'occasione per spiegare quanto è bello il dono (gratuito) di una mammina che offre il proprio ovulo ad un altra mammina che non lo può avere. Il dono (gratuito) di uno spermino offerto da un papà ad un altro papà che non lo può avere. Il dono (gratuito) di un altra mammina che dona addirittura il proprio corpo ad un altra mammina che non può avere una gravidanza.
Di una mammina che dona (gratuitamente) il proprio corpo a due papà che da soli, poverini, non potrebbero avere un figlio.
Quante cose belle si possono insegnare ai bambini nella giornata del dono.
Io ho poca fantasia, ma lor signori non si fermeranno certo a queste piccole quisquiglie.
Le "istituzioni", citate dalla legge della giornata del dono, di fantasia ne hanno ancora di più e la applicheranno. La metteranno a frutto. Implacabilmente.
Quando un'automobile sta per andare fuori strada non basta raddrizzare il volante.
Per farla andare dritta occorre anzitutto dare una contro-sterzata per farla rimanere sulla carreggiata.
Questo è il compito che ci tocca.
Oggi stesso. Subito.
Dare una contro-sterzata e poi rimanere vigili nella guida e pronti a rintuzzare ogni tentativo di chiunque voglia mettersi al volante al nostro posto, anche se cercherà di dirci che lo fà per alleviarci la fatica, per permetterci di riposarci o perchè lui, a suo dire, guida molto meglio di noi.
Il nostro destino deve tornare nelle nostre mani guidate dall'eterno faro che è Gesù Cristo.
Dobbiamo riappropriarci della nostra identità cristiana, dobbiamo continuare la nostra testimonianza nella società, in famiglia, sul lavoro, al bar, in vacanza sulle spiagge o in montagna che sia.
Dobbiamo occuparci nuovamente di politica perchè se non ce ne occupiamo noi se ne occuperanno altri.
Se non fossimo in grado di occuparcene in prima persona attrezziamoci per appoggiare chi veramente si spende per far valere i principi cristiani nei palazzi del potere.
Per favorire la formazione di giovani che si avvicinino alla politica e la pratichino con la passione dell'amore per il prossimo e per il bene comune.
Facciamo ora. Facciamolo subito. Facciamolo continuamente.
Domani è già troppo tardi.
Il lavaggio del cervello è quasi completo. La riscrittura del passato avviene in modo quasi perfetto.
Ma allora rifacciamo la domanda, forse un pò retorica: a cosa si è ridotta la presenza dei cattolici ?
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| Piccola stima, per difetto, dei morti a causa del comunismo |
Ma più ancora che dalle scelte del Concilio Vaticano II, dobbiamo renderci conto che è stato il Post-concilio a provocare i disastri più gravi.
Non c'è un solo documento del Concilio che affermi ed autorizzi lo scempio che è stato fatto nei decenni successivi in tutti i settori ecclesiastici, dalla Liturgia alla pastorale, dalla musica all'architettura, dalla lingua latina agli stessi abiti dei sacerdoti ed ai segni ecclesiastici.
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| Dom Helder Camara |
La Verità deve splendere, sempre.
Solo dalla consapevolezza e dalla certezza delle nostre verità, rivelateci da Cristo, il Figlio di Dio incarnato e morto per i nostri peccati, si può instaurare un dialogo.
Se non siamo forti dei nostri convincimenti non sarà mai un dialogo, ma una resa continua al secolarismo.
Ma allora vogliamo tornare al giorno del dono ? Quale dono ?
La scoperta dell'acqua calda, al confronto, è una rivoluzione copernicana.
Tutta la dottrina sociale della Chiesa è una continua ed eterna affermazione del "gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date".
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| Papa Benedetto XVI |
L'espressione che usa, immediata e rivoluzionaria nella sua semplicità è che alle due "verità" date dal mercato e dal potere: "DARE PER AVERE" (mercato) e "DARE PER DOVERE" (lo Stato e le sue imposte), occorre affiancare e dare sempre maggiore impulso al "DARE PER PIACERE".
La bellezza del dono disinteressato al Fratello che ne ha bisogno.
La condivisione delle risorse per crescere insieme ed in armonia.
Papa Francesco non si stanca mai di stigmatizzare quanto danno faccia la cultura dello spreco.
Quanti tesori nel messaggio cristiano che noi cristiani spesso ignoriamo.
Lo stesso motto che abbiamo nella testata del nostro blog, dovrebbe essere meditato in continuazione: LA CHIESA NON TEME I PROPRI NEMICI. TEME L'IGNORANZA DEI PROPRI FIGLI.
Il giorno del dono sarà solo l'occasione immediata per eliminare, in modo indolore e silenzioso, la ricorrenza di San Francesco.
A media scadenza sarà l'occasione per attuare iniziative distanti anni luce dagli intenti buonisti che "il dono" sottintende.
A scuola sarà l'occasione per spiegare quanto è bello il dono (gratuito) di una mammina che offre il proprio ovulo ad un altra mammina che non lo può avere. Il dono (gratuito) di uno spermino offerto da un papà ad un altro papà che non lo può avere. Il dono (gratuito) di un altra mammina che dona addirittura il proprio corpo ad un altra mammina che non può avere una gravidanza.
Di una mammina che dona (gratuitamente) il proprio corpo a due papà che da soli, poverini, non potrebbero avere un figlio.
Quante cose belle si possono insegnare ai bambini nella giornata del dono.
Io ho poca fantasia, ma lor signori non si fermeranno certo a queste piccole quisquiglie.
Le "istituzioni", citate dalla legge della giornata del dono, di fantasia ne hanno ancora di più e la applicheranno. La metteranno a frutto. Implacabilmente.
Quando un'automobile sta per andare fuori strada non basta raddrizzare il volante.
Per farla andare dritta occorre anzitutto dare una contro-sterzata per farla rimanere sulla carreggiata.
Questo è il compito che ci tocca.
Oggi stesso. Subito.
Dare una contro-sterzata e poi rimanere vigili nella guida e pronti a rintuzzare ogni tentativo di chiunque voglia mettersi al volante al nostro posto, anche se cercherà di dirci che lo fà per alleviarci la fatica, per permetterci di riposarci o perchè lui, a suo dire, guida molto meglio di noi.
Il nostro destino deve tornare nelle nostre mani guidate dall'eterno faro che è Gesù Cristo.
Dobbiamo riappropriarci della nostra identità cristiana, dobbiamo continuare la nostra testimonianza nella società, in famiglia, sul lavoro, al bar, in vacanza sulle spiagge o in montagna che sia.
Dobbiamo occuparci nuovamente di politica perchè se non ce ne occupiamo noi se ne occuperanno altri.
Se non fossimo in grado di occuparcene in prima persona attrezziamoci per appoggiare chi veramente si spende per far valere i principi cristiani nei palazzi del potere.
Per favorire la formazione di giovani che si avvicinino alla politica e la pratichino con la passione dell'amore per il prossimo e per il bene comune.
Facciamo ora. Facciamolo subito. Facciamolo continuamente.
Domani è già troppo tardi.











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