martedì 17 maggio 2016

Matto Matteo ed altre Bergogliate


Bergoglio non ne azzecca una.

Non parlo solo della pletora di interventi a braccio che ogni giorno fanno versare lacrime di indignazione a coloro che credono che chi siede sulla cattedra di Pietro, oltre ad essere assistito dallo Spirito Santo, abbia anche una cultura di base ed un "discernimento" che al "nostro" manca proprio.

Parlo dei vari argomenti affrontati da Bergoglio nell’intervista al quotidiano cattolico francese “La Croix”. 

Di TUTTI gli argomenti affrontati neanche uno ne ha azzeccato.

Scrivo a caldo e senza avere il tempo di ricercare riferimenti, citazioni o altro, ma la mia indignazione è tanta che non mi fa attendere che la mente si tranquillizzi per ragionare a mente fredda.

Per questo parlerò di “Bergoglio” e non di “Francesco”, anche se comincio ad essere stufo di dover sempre parlare di “Simone” invece che di “Pietro”.

I due riferimenti da cui, al momento, attingo sono due articoli di giornali italiani.
Il primo è un articolo de “Il Giornale” (Vedi quì), alla cui lettura sono rimasto trasecolato. 
Pensando ad uno svarione o ad uno scherzo ho cercato qualche conferma ed anche su “La Stampa”, Andrea Tornielli (Vedi quì) commenta la medesima intervista, che dunque è vera.
Allora veniamo ai punti in questione trattati da Bergoglio con la stessa lucidità ed erudizione storica e teologica di un Rocky Balboa al tappeto, prima di trovare la forza di invocare la sua amata Adriana.
Il punto più cocente (non fatemi usare un altro termine che pure ho sulla punta delle dita) è l’affermazione . 
E’ vero che l’idea di conquista appartiene allo spirito dell’Islam. Ma si potrebbe interpretare secondo la stessa idea di conquista la fine del Vangelo di Matteo, quando Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni”.

Non capisco e non mi adeguo.
Queste sono parole del capo della Chiesa Cattolica ? Del successore di Pietro ? Del rappresentante di Cristo in terra ?

Siamo tutti figli di Dio, certo. 
Anche un indigeno della Papuasia del sud, che non ha mai sentito parlare di Gesù Cristo è figlio di Dio e mio fratello.
Ma non puoi paragonare qualcuno che usa la spada e l’assassinio per farti aderire all'idea del "suo Dio" a chi ritiene di aver ricevuto la Grazia della rivelazione e la vuole condividere con il fratello.

Se io ritengo di avere un tesoro, la Grazia della Rivelazione, l'amore stesso per il fratello, oltre che il comando di nostro Signore, mi dice di condividere il tesoro con il fratello ed annunciare anche a lui il modo per arrivare allo stesso tesoro.
Senza spaccargli la testa, senza sottometterlo con la forza delle armi o obbligarlo con il terrore, come fanno gli islamici a casa loro (ISIS, fratelli mussulmani, ecc.), ed a casa nostra, ma se non lo faccio dov'è il mio amore per lui ? 
Lo privo della proposta di condividere il dono che io ho ricevuto ?
Magari non riesco a convincerlo a condividere il tesoro di Verità che io ho ricevuto per Grazia. Magari rifiuterà il mio annuncio di salvezza. Ma io DEVO farlo, se lo considero mio fratello. 
Poi toccherà a lui decidere con il suo libero arbitrio.
Me lo comanda il mio amore per il prossimo, prima ancora che Gesù Cristo, come ci ricorda, giustamente, il Vangelo di Matteo.

Confondere questo con la conquista armata e con l'uccisione degli infedeli è eresia.
Probabilmente un kamikaze mussulmano, che pensa di morire per il "suo Dio" potrebbe anche essere paragonato ad un santo, se non ha mai sentito la parola di Gesù Cristo ed offre la sua vita per la sua religione.
Ma non se, per fare questo,
arriva ad uccidere altri in modo vigliacco.
Persone innocenti, fra cui anche donne e bambini.
Paragonare le parole di Gesù Cristo, morto sulla Croce per salvare il mondo, a quelle del Corano, che incitano all'utilizzo della spada per incentivare la conversione è da pazzi, oltre che eresia.
Cristo è morto sulla Croce perdonando i suoi assassini, dopo aver detto ai suoi di andare in ogni angolo del mondo a predicare l'amore ed a battezzare i popoli nel suo nome.
Maometto ha detto di sterminare gli infedeli, nemici di Allah, facendolo lui personalmente per primo.

Con questa frase i terroristi non si sentiranno ancora più incentivati a proseguire nelle loro stragi ? 
Ad aumentarle se possibile ? Ad agire con maggior determinazione ?
Diranno : Anche il capo dei cattolici ha detto che le loro azioni sono uguali alle nostre, quindi andiamo avanti.
Pura eresia, oltre che assoluta assenza di lungimiranza diplomatica, ammesso che abbia detto una simile castroneria per cercare un
impossibile colloquio con il mondo islamico.
Al confronto il "chi sono io per giudicare!",
Bergoglionata che ha fatto il giro del mondo ed è stata stravolta in tutte le salse, è un trattato di buon senso anche se ci si indigna ad ascoltarla.

Giudicare la sodomia no, ma il Vangelo si !


Ma Bergoglio non si è limitato a questo.
Per la serie “non facciamoci mancare nulla”, dall’alto della sua indiscussa diplomazia e lungimiranza, con il fiuto politico che lo contraddistingue ed il solido retroterra teologico mutuato dai gaucos della Pampa, ha spaziato su tutti i problemi del mondo terracqueo.
Limitiamoci ai più importanti, visto che dei cani e dei gatti aveva già parlato dal pulpito di Santa Marta.
Di fronte al terrorismo islamico, sarebbe meglio interrogarci sul modo in cui un modello troppo occidentale di democrazia è stato esportato in paesi come l’Iraq”.
Vogliamo proprio interrogarci in merito ? Ed interroghiamoci !

A me sembrava, anzitutto, che il terrorismo islamico fosse attivo già prima della “democratizzazione” dell’Iraq, quindi che c’entri poco con gli errori fatti in Iraq ed in tutto il medio oriente dalla politica USA.
Ma a parte questo, se ci sono stati errori (Ma quando ? Ma dove? Ma da parte di chi ?) a me non sembra che da Santa Marta, o dalle immediate vicinanze, siano mai partiti discorsi di reprimenda per l’abbronzato compagno di merende che siede alla Casa Bianca. Neanche per i suoi predecessori.
Scopre adesso che l’imperialismo USA, nella fregola di mettere i suoi uomini nei posti chiave ha decapitato tutta la struttura statale e militare dell’Iraq di Saddam Hussein, compresi i pochi che, a rischio della vita, cercavano di opporsi alla sua pazzia ed al suo dispotismo ?

L'esempio da imitare doveva essere la politica che gli stessi Stati Uniti, ma con Presidenti ed uomini di ben altro calibro, avevano adottato con la Germania alla fine della seconda guerra mondiale, mantenendo e valorizzando l’apparato statale e militare esistente tra i tedeschi, magari arruolando i vari Von Braun per poter poi andare sulla luna. 
Attuare i piani Marshal con cui l’intera Europa è riuscita a risollevarsi dal disastro e dalle distruzioni.

Non è il modello di democrazia occidentale da mettere sotto accusa, ma l’imperialismo miope del Governo Unico mondiale che, ritengo volutamente, fornisce finanziamenti, armi, addestramento, mezzi logistici e motivazioni psicologiche ad entrambi i contendenti, pur di garantire guerre, massacri e distruzioni. 

Se i contendenti non ci sono (come nell’Iraq del dopo Saddam) allora meglio crearli. 
Quindi inventiamoci l’ISIS, armiamola, finanziamola, diamogli qualche esperto informatico e cinematografico in modo che possa adeguatamente pubblicizzare le proprie azioni e poi vediamo l’effetto che fa.
Non mi sembra che l’analisi di Bergoglio sia stata questa, che poi è l’unica reale.


Per farlo doveva parlare di Obama o degli altri che lo muovono da dietro le quinte, invece meglio prendersela con il “modello troppo occidentale di democrazia che è stato esportato”. 
Classica frase, che non vuol dire nulla, ma che è buona per tutte le stagioni.

Sui migranti (e poteva mancare ?) afferma stranamente : “uno non può aprire le porte in modo irrazionale”.
Ma come ? 
E tutti i discorsi suicidi sui ponti e sui muri ?  Sull’accoglienza dovunque e comunque ?
Forse dobbiamo prima chiederci se è un giorno pari oppure un giorno dispari, visto che a seconda del giorno il vento tira da direzione opposta.

Comunque, si affretta a precisare Bergoglio, il problema è diverso (e ti pareva!). :
perchè ci sono tanti migranti ora ? I problemi iniziali sono le guerre in Medio Oriente e in Africa è il sottosviluppo del continente africano che provoca la fame”. Chiarisce poi con acutezza che : “Se ci sono guerre è perché ci sono fabbricanti d’armi, che possono essere giustificati per scopi difensivi, e soprattutto trafficanti d’armi”.

Per le guerre in Medio Oriente non sto a ripetermi. Gli errori non li vede e non li denuncia. 

Che guaio il sottosviluppo dell’Africa! Nessuno si era accorto di questo fino ad ora. Ma tu guarda le sorprese ! Meno male che c’è Bergoglio ad istruirci, altrimenti ci sfuggiva uno dei noccioli della questione. 
Anche questo, senza dubbio, si è innescato ieri ed ha provocato i profughi di oggi.

Non so a voi, ma a me viene il dubbio che qualche zampino malthusiano ci sia.
A me viene il dubbio che gli “aiuti umanitari” che arrivano in Africa abbiano più la forma di mitragliatrici e cannoni a supporto del dittatore di turno che non quello di ospedali, scuole, aratri, condotte idriche e sistemi per l’agricoltura o per l’industria.
A me viene il dubbio che il subordinare gli “aiuti umanitari” ed i “finanziamenti” all’attuazione di pratiche abortive, ai riconoscimenti delle teorie gender, alle sterilizzazioni di massa, ecc. non siano proprio pratiche da sviluppo e non siano aspetti da tacere o dimenticare.
A me viene il dubbio che i pochi che abbiano veramente portato aiuti e sviluppo siano i missionari cattolici che, a rischio della propria vita, hanno creato scuole, ospedali, insegnato l’agricoltura moderna, portato cultura ed innovazione, oltre che aver sviluppato il senso cristiano della vita, il rispetto per la donna, la cultura del rimanere nella propria terra per farla crescere, rispondendo, oltre che al comandamento dell’amore per gli ultimi del mondo, anche a quanto scritto da Matteo e che abbiamo preso a schiaffoni al principio delle riflessioni.

Ma di questi missionari e delle loro azioni, comunque, è bene non parlarne. 
Sarebbero, anche loro, da prendere a schiaffoni, visto che sono li a fare proselitismo, mica per aiutare la gente!

In questo panorama Bergoglio riesce anche a prendersela con il mercato libero. “Più dell’80 % delle ricchezze dell’umanità sono nelle mani del 16 % della popolazione”.
Forse sarebbe bene ricordare che in passato il rapporto era che meno del 10 % della popolazione mondiale aveva in mano più del 90 % delle risorse. 
Inoltre lo stesso rapporto, valido a livello mondiale, a che livello si pone nella "sua" Argentina ? E negli USA ? E in Italia ?

Oltre che sulla matematica, un ripasso di storia, forse non guasterebbe.
La Dottrina Sociale della Chiesa non mi sembra che sia stata teorizzata ieri, ma Bergoglio non ne parla, limitandosi a dire che “ciò che serve è un’economia sociale di mercato”.
Tutto l’occidente si è sviluppato sul modello del “vero” capitalismo cattolico, sviluppatosi sull’onda del monachesimo e dei principi cristiani di mercato e di sviluppo. 
Che, poi, il vero senso capitalistico, fondato sulla libertà d'impresa, l'inventiva personale e l'etica del lavoro e del  rispetto, sia stato poi stravolto dal principio luterano "pecca fortemente e pentiti più fortemente" è un altro discorso. 
Che su queste basi anomale si siano sviluppate le economie americana e del nord Europa non va detto neanche, ed infatti Bergoglio non lo dice.

Basterebbe leggersi gli splendidi libri di Ettore Gotti Tedeschi con Rino Cammilleri “Denaro e paradiso – I cattolici e l’economia globale” - Ed. Lindau – 2010” o con Paolo Gambi “Un mestiere del diavolo – Ed. Giubilei Regnani – 2015”. 
Evitiamo di citare l’Enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate” che forse Bergoglio non conosce e che forse, di passaggio, è anche il miglior libro di economi mai scritto..

Comunque Bergoglio ha un ripensamento e, lasciando la cattedra economica, ritorna ai migranti e dice.
Tornando ai migranti, la peggior forma di accoglienza è la ghettizzazione. A Bruxelles i terroristi erano belgi, figli di immigrati, ma cresciuti in un ghetto”. 
Fin qui potremmo anche essere d’accordo. Ma pure per questo aspetto non mi sembra di aver udito molte parole, in libera uscita da Santa Marta, sulla ghettizzazione e sul degrado delle periferie, che fossero parigine, belghe o romane. 

Comunque la perla, su quest’argomento, la mette ponendo l’accento sulla necessità di integrazione, tirando anche in ballo San Gregorio Magno : “Penso qui a Gregorio Magno, che aveva negoziato con popoli conosciuti come barbari, i quali si sono poi integrati”.

Ma sa, almeno, di cosa sta parlando ? Un minimo di storia europea non sarebbe male averla nel proprio bagaglio. In fondo, anche se argentino, ha origini italiane !

I “barbari” non arrivavano dall’esterno, erano già dentro l’impero romano, erano già integrati.
I “barbari”, sapevano di essere “barbari” a paragone con l’impero romano, la sua civiltà, le sue leggi, la sua amministrazione. 
Anche nel declino dell’impero, avvenuto per denatalità prima ancora che per corruzione dei costumi (Roma da 1 milione di abitanti era arrivata ad averne 20.000 – un crollo del 98 %), la civiltà di Roma risplendeva nell’ideale dei popoli che aveva conquistato ed assimilato. 
L’ultimo imperatore bambino, Romolo Augustolo, non venne assassinato, ma deposto e mandato nella prigione dorata di Capri. 
Nella dissoluzione dell’impero, risplendeva comunque la chiarezza e l’autorevolezza della Chiesa e su questo, oltre che sulla certezza dell’ispirazione divina e sulla roccia di Gesù Cristo, fece leva la figura carismatica di San Gregorio Magno. 
Ma approfondire queste cose, o fare certi paragoni, fa passare dalla malinconia alla disperazione. 
Lasciamo perdere ed andiamo ad altre perle.

Poteva mancare il “laicismo” ? Certo che poteva mancare, ma noi non ci facciamo mancare nulla ed anche su questo c'è un'altra bergoglionata, riferita alla Francia, visto che l’intervista è su un giornale francese.
Gli stati devono essere secolari, quelli confessionali finiscono male. Sono conto la storia. Io credo che una versione della laicità, accompagnata da una solida legge che garantisca la libertà di religione, offra un quadro di riferimento per andare avanti. …… La modesta critica che io vorrei rivolgere alla Francia riguarda il fatto che esagera con la laicità”.

Forse questo (a parte l’eresia su Matteo), è il cuore delle bergoglionate odierne. 
Proprio per questo vorrei saltare oltre, ma qualche parola non posso tacerla.

Possibile che chi parla confonda “laicità” con “laicismo” ?
La “laicità” è la visione del mondo dal punto di vista “non religioso” dove il "laico" si muove per il bene dei cittadini senza mettere al primo posto l’aspetto religioso. 

Il “laicismo” è la sua esasperazione.
E’ l’andare contro la religione, qualunque religione, tollerandola con sufficienza nei suoi aspetti privatistici, ma condannandola e perseguitandola nei suoi aspetti pubblici. Negando i suoi valori senza neanche prenderli in considerazione.

Una “modesta critica” ?
Anche qui : l’intervistato sa di cosa sta parlando ?
L’occidente, e principalmente la Francia, ha perso la bussola perché ha voluto negare Dio, sull’altare della ghigliottina prima ancora che su quello del dio denaro, e facciamo una “modesta critica”?
Proprio la Francia, che pure ha avuto una Santa Giovanna d’Arco, che si è sempre risollevata da tutte le sciagure storiche ritrovandosi unita a pregare a Notre Dame de Paris, che sul sangue della Vandea e sul ricordo dei suoi martiri ha potuto risorgere dalla depravazione del terrore illuministico.
A questa Francia, che oggi si trova nella situazione in cui è, per aver rinnegato i suoi trascorsi, facciamo una “modesta critica” ?
Ha anche il coraggio, Bergoglio, in un altro passo dell’intervista, di ricordare che un libico gli ha detto che “Prima c’era un Gheddafi, adesso ne abbiamo 50”.
Su questo punto siamo sicuri che la Francia non c’entri anche se Lui on gli imputa nessuna colpa specifica? Quasi come siamo sicuri che gli USA non c’entrino con l’Iraq ? 
Chiamare le cose non il proprio nome è così difficile ? 
Oltre a citare Matteo, non poteva ricordarsi, come sta scritto perchè qualcuno l'ha detto, che occorre essere chiari e dire “si, si – no, no” ? Troppo difficile ?
Mi accorgo, pur avendo solo sfiorato i diversi argomenti dell’intervista bergogliana, di essere stato molto lungo. Del resto non mi riesce di commentare altro.
Certe affermazioni sono così imbarazzanti da non meritare neanche commenti !
Sono troppo depresso.
Una sola esortazione : Preghiamo. Preghiamo tanto !