GRAMELLINATE - DIRITTO ROMANO
Massimo Gramellini, Vice direttore de "LA STAMPA", dall'alto della Sua saggezza ci consegna ogni giorno (quasi) delle perle di riflessione per farci iniziare bene la giornata.
Settimanalmente, gradito ospite da Fabio Fazio, ci propone anche una classifica dei fatti più significativi che noi, comuni immortali, non riusciremmo a catalogare.
Siccome non tutti hanno il privilegio di leggerlo, vederlo o ascoltarlo, non vorremmo mai che permangano delle sacche di oscurità, quindi lo proponiamo anche ai nostri amici che, pur avendo di meglio da fare, possono impiegare utilmente il tempo per riflettere sui casi della vita che il "Vice" ci propone e così migliorarsi per il bene dell'umanità.Segue qualche commento estemporaneo.
5 GIUGNO 2015 - DIRITTO ROMANO
Immaginate cosa starà pensando il capo della Mobile di
Roma a proposito dei fratelli rom che hanno falciato nove passanti uccidendone
una. Cinque giorni per trovarli e appena due per liberarli, ecco cosa starà
pensando. Già scarcerato Samuel, il maggiorenne, perché le testimonianze
autorevolissime degli altri familiari concordano nell’addossare tutte le
responsabilità sul minorenne, destinato a pene più lievi. Davvero strano
l’equipaggio di quell’auto, a cui il giudice attribuisce tanta credibilità.
Un diciassettenne senza patente al volante di una vettura senza assicurazione che al posto di blocco si fa prendere dal panico e schiaccia il pedale dell’acceleratore credendo si tratti del freno: e non per un attimo, ma per un chilometro intero. La moglie, minorenne come lui, che si prodiga per addestrarlo a un uso corretto della pedaliera. Un padre malato di cuore, forse, che vive in una roulotte infestata dai topi eppure possiede un ingorgo di macchine. Infine Samuel, questo bravo ragazzo che si guarda bene dal soccorrere gli investiti e rimane alla macchia cinque giorni, ma solo per non lasciare il fratellino in balia dei propri fantasmi. E’ una favola ingegnosa, alla quale sembrano credere soltanto quelli che lo hanno rimesso in libertà.
Un diciassettenne senza patente al volante di una vettura senza assicurazione che al posto di blocco si fa prendere dal panico e schiaccia il pedale dell’acceleratore credendo si tratti del freno: e non per un attimo, ma per un chilometro intero. La moglie, minorenne come lui, che si prodiga per addestrarlo a un uso corretto della pedaliera. Un padre malato di cuore, forse, che vive in una roulotte infestata dai topi eppure possiede un ingorgo di macchine. Infine Samuel, questo bravo ragazzo che si guarda bene dal soccorrere gli investiti e rimane alla macchia cinque giorni, ma solo per non lasciare il fratellino in balia dei propri fantasmi. E’ una favola ingegnosa, alla quale sembrano credere soltanto quelli che lo hanno rimesso in libertà.
Chi ha applicato la legge col paraocchi è consapevole
che a Roma c’è un quartiere blindato, dove i fascisti di Casa Pound soffiano
sull’animo risentito degli abitanti? I fomentatori di odio ringrazieranno per
il pacco dono di una liberazione immediata che si fa beffe del senso comune e
delle forme elementari di prudenza. Se esiste un sistema legale per fomentare
il razzismo, questa decisione lo ha brevettato.
Commento estemporaneo
Il "Vice", probabilmente aveva da fare nei giorni scorsi, quindi si comprende come mai sia corso, adesso, a recuperare il tempo perduto.
Non si capisce, altrimenti, come mai non abbia commentato il mancato arresto del "padre" del sospetto guidatore, che si era autoaccusato di essere stato lui alla guida del mezzo e di aver, lui, provocato l'incidente.
Neanche il rispetto che, di norma, porta ai Giudici gli avrebbe consentito di tacere.
Gli inquirenti infatti, molto svegli, non avevano creduto al padre e non sono caduti nella "trappola", rimandandolo a casa.
Magari, buon senso avrebbe voluto che un minimo di trattenimento non avrebbe guastato.
Se una persona qualsiasi andasse in un qualsiasi commissariato o da un qualsiasi giudice e dichiarare, che so io, di aver ucciso la moglie, o di aver rapinato una banca, in attesa di conferme (telefonare o visitare la moglie - sopralluogo nella banca per valutare la rapina, ecc.), ritengo che non farebbe ritorno a casa con i ringraziamenti per l'informazione ricevuta ed un "le faremo sapere"!
Invece, niente.
Capito che era solo millantato credito (ci si vanta sempre di imprese memorabili da intestarsi a sbaffo), un saluto e via !
Un minimo pensiero sul possibile inquinamento delle prove non sarebbe stato bene averlo ?
Il fatto che tornando a casa avrebbe avuto modo di "confrontarsi" con amici e parenti e farsi tornare alla memoria dov'era Tizio e dov'era Caio quella sera ? Cosa faceva Sempronio e via ricordando ? Niente.
Avevano motivi validi per tenerlo dentro ed invece l'hanno rimandato a casa.
Almeno hanno risparmiato su vitto ed alloggio, avrà pensato Vice che, sempre ossequioso dell'operato dei Giudici, questo problema non se lo è posto mentre accadeva.
Anche il fatto che "tanto padre" è proprietario nullatenente di tante auto, lo scopre una settimana dopo, e giustamente si indigna.
Ah non fosse stato impegnato prima avrebbe fatto sfracelli.
Adesso, però, ha capito che il fatto ha preso una brutta piega ed è grave : "i fascisti di Casa Pound soffiano sull'animo risentito degli abitanti" ed allora bisogna pure che qualcuno, ovviamente il Vice, stigmatizzi chi vuole fomentare il razzismo.
Tutto è consentito, ma non che i fascisti di Casa Pound ecc. ecc.
Che in italia la giustizia si dovrebbe scrivere con la maiuscola, forse al nostro Vice è sfuggito.
Che la Giustizia non si traduce con vendetta, forse pure.
Che i giudici siano chiamati ad applicare la Legge e non ad attuare vendette può essergli sembrato secondario, visto che si tratta di tagliare l'erba sotto ai piedi ai "fascisti di Casa Pound".
Fosse stato qualche centro sociale a manifestare per non so chè, sarebbe comprensibile, ma Signori Giudici ........ lasciare spazio a Casa Pound ?
Perchè porsi tanti problemi ?
Anche se in ritardo si potevano mettere dentro tutti, padre, madre, figli, nipoti, amici, conoscenti, ecc. Tanto si fa così con tutti : politici, manager, portaborse, imprenditori.
Persino con il mancato Re Vittorio Emanuele di Savoia.
Che poi risultino estranei è un fatto collaterale che non inficia l'arresto preventivo, per quanto illegittimo. Vuoi metterti a discutere l'operato dei Giudici ?
Solo se danno modo ai "fascisti di Casa Pound" di soffiare sull'animo risentito degli abitanti, allora si deve correre ai ripari e, per "evitare il risentimento degli abitanti", meglio calpestare la Giustizia. Ogni tanto, mica sempre !
Anche senza elementi di prova, mettere qualcuno in galera fa bene allo spirito e rinfranca gli animi.
La prossima volta, invece di Casa Pound ci sarà qualche gruppo anarchico a manifestare ed allora sì che si potrà chiudere un occhio (come diceva Moshè Dayan).
Molti, ma non certamente il nostro Vice, hanno un idea strana della Giustizia e vedono i Giudici alla stregua di assistenti sociali.
Gente che dovrebbe capire gli interessi in gioco (Casa Pound o Centri sociali? Zingari o normali cittadini ? Politici ? Imprenditori ? Se sì', di quale partito ? Di quale cordata ?) e mediare.
Fare un pò da saggio amministratore di condominio che cerca di far da paciere tra condòmini indisciplinati, da padre burbero ma comprensivo che valuta caso per caso se sorridere o mollarti un ceffone.
La certezza del diritto è sacrosanta ...... ma solo qualche volta. Meglio non esagerare.
Qualche altra, ma solo per affermare la Legge, si può andare contro la sua applicazione.
E' bene andare contro Legge per garantire una parvenza di legalità, ma prima, per sicurezza, meglio ascoltare cosa ne pensa il Vice.
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