UNO, NESSUNO, CENTOMILA BLOG
Alcuni mi chiedono
il motivo per cui in un unico blog, questo, sono riuniti argomenti religiosi,
politici, storici ed etici.
Non era meglio
suddividere gli argomenti creando due o più blog separati ?
Personalmente
ritengo di no per diversi motivi che cerco di analizzare chiedendo anche a voi
un parere in merito.
Anzitutto è
difficile ci possa essere una separazione netta dei diversi argomenti. A meno che non si
voglia approfondire un solo aspetto di un solo argomento, non si può
prescindere dal resto.
Diverso sarebbe se
ci si occupasse di un solo argomento specifico.
Collaboro, ad
esempio, con dei gruppi che si occupano di Canto Gregoriano.
Anche se sono
innegabili gli intrecci con la storia, l’argomento principale è chiaro ed
allora si può discutere degli ultimi concerti, dei vecchi e dei nuovi cori, di
uno spartito introvabile, allargarsi alle aperture o chiusure della Chiesa al
rito tridentino, ma andare oltre esula dagli interessi del gruppo specifico.
Certamente un posto
privilegiato l’avrà la
Liturgia che è il cuore e la sostanza di tutta la parola di
Gesù Cristo e della Sua morte. Ma per occuparsi di
Religione, ad esempio, è difficile parlare del Sinodo sulla famiglia e tacere
del referendum irlandese che si intreccia con l’etica, la politica, l’impatto
dei mass-media, la storia (la
Costituzione irlandese ha espliciti richiami al
cattolicesimo).
Le implicazioni con
gli aspetti politici sono evidenti per chi abbia approfondito i motivi tattici
della vittoria dei “SI” al referendum.
Ma per chi conosce
solo il risultato ed è tenuto all’oscuro dei retroscena ?
Gli elettori sono
stati, in realtà, scippati della possibilità di decidere e sono stati chiamati
a votare su un aspetto a dir poco marginale, dopo che il cuore del problema (le
adozioni delle coppie gay e l’utero in affitto) era già stato discusso e deciso
in altra sede, quella politica.
Ma questo ha
implicazioni a casa nostra ?
Certo che ne ha !
Anche perché il prossimo obiettivo siamo proprio NOI !
Dalla Legge
Scalfarotto, per ora congelata in attesa di tempi migliori, alla Legge Cirinnà,
che vorrebbero trionfalmente portare all’approvazione e che, appunto, aprirà le porte ad utero in affitto ed
adozione da parte di coppie gay, privando così un bambino al diritto di avere
un padre ed una madre.
Non è possibile che
non si parli più di “principi non negoziabili”, anzi ci si vergogni quasi di
parlarne.
Se non comprendiamo
che di politica “ci si deve occupare”,
anche controvoglia visto lo sconfortante panorama attuale, cercando di
comprendere quello che accade nei partiti e nei movimenti politici,
privilegiando coloro che si sforzano di promuovere e difendere i nostri valori,
denunciando coloro che lo fanno solo a parole e contrastando coloro che ne
fanno stracci per pulire i pavimenti, avremo perso le nostre battaglie prima
ancora di iniziarle.
Come accaduto in
Irlanda: le decisioni verranno prese a tavolino e protestare dopo servirà a
poco.
Il blog, però vuole
avere un respiro più largo.
Come la religiosità
non può essere costretta al solo ambito privato, così un blog che voglia
parlare di religiosità a 360 gradi, deve spaziare su tutto l’orizzonte e
cercare di guardare anche oltre.
Parlare della
Chiesa, soprattutto oggi, vuol dire parlare di etica, parlare della divulgazione
delle notizie, della loro manipolazione, amplificazione o messa in sordina.
Anche in questo
campo, occorre capire le dinamiche che reggono il sistema e la loro evoluzione.
In passato i
giornali erano i portatori di notizie ed informazione.
Poi sono stati il
luogo degli approfondimenti e dei commenti, visto che l’immediatezza della TV e
della radio rendeva quasi vecchie le notizie il giorno dopo.
Poi è dilagato
internet e le testate web dei giornali, sfogliabili in rete in tempo reale, sono ritornate a contendere
l’immediatezza alla TV.
Adesso imperano i
social network e non siamo più noi a ricercare la notizia: è la notizia ad
arrivare da noi.
Non si interrogano
quasi più i siti dei giornali, ma le singole notizie ci vengono sottoposte in
base alle nostre preferenze, ai nostri interessi, che sono monitorati istante
per istante dai vari Facebook, Twitter, Linkedin, ecc.
Non so se questo sia
un bene o un male, ma è un dato di fatto.
Personalmente lo
ritengo un male.
Sia perché sono
altri a decidere in prima istanza cosa è interessante per me, sia perché si
corre il rischio di diventare mono-culturali.
Per spiegare cosa
intendo, dobbiamo tener presente che la risorsa più preziosa che abbiamo è il
tempo, che sempre manca.
Se siamo bombardati
da notizie, tutte interessanti perché tutte mirate agli argomenti che Facebook
sa che seguiamo con interesse, avremo pochissimo tempo per andare alla ricerca
di altro.
Se, ad esempio, fossi interessato all’astrofisica (e facebook vede e registra le ricerche che faccio
e gli spot che leggo, scarico e condivido), mi proporrà spot sull’astrofisica,
gruppi di astrofisica con relative discussioni, novità sull’astrofisica, ecc.
Il tempo per
navigare sul web ed avere altre notizie sarà sempre più ridotto, anche perché
sarà sempre la longa manus del “Grande Fratello elettronico” a propormi quello
che fa comodo a chi lo gestisce, dalle ultime mode al film del momento. Dall’attricetta sexi allo smartphone più evoluto ed indispensabile. Dallo spettacolo da guinnes
dei primati alle gag più balzane.
Dalla saggezza del
beniamino politico da esaltare, alle sconcezze ed agli obbrobri di quello da
escludere e condannare.
Avere troppe notizie
o non averne è quasi uguale, soprattutto se la gestione delle notizie è poco
chiara.
Parlare di storia è
indispensabile se si vuole confutare la falsità, o anche i luoghi comuni, di
chi altera e stravolge la
Storia per i propri fini utilitaristici.
Di chi spaccia le
crociate per azioni di conquista per opprimere un pacifico popolo (i
mussulmani) che quindi, se adesso reagiscono con violenza a tanta violenza pregressa,
“tutti i torti non li hanno”.
Che avessero da
tempo invaso la Spagna ,
da cui sono stati poi ricacciati, e puntassero a tutta l'Europa, non frega nulla o non è un fatto da
ricordare.
Parlare di Lepanto e
di Vienna per comprendere dove e quali sono le radici della cultura occidentale
è un incidente che potrebbe portare a farsi qualche domanda e chi muove le fila
del pensiero unico di certo non lo desidera.
L’importanza delle
abbazie e dei monaci per lo sviluppo del rinascimento oltre che delle libertà
personali e dello sviluppo tecnologico, agricolo e culturale ben prima e ben
oltre l’illuminismo, è qualcosa che è bene tacere.
Occorre dire le
verità su quella che, sottintendendo atrocità indicibili, viene chiamata quasi
con ironia “Santa Inquisizione”, senza sapere di cosa si stia parlando, (o
sapendolo molto bene per il travisamento indispensabile), ma contrapponendo
l’amore evangelico di Cristo alle “deviazioni” di Santa Romana Chiesa quindi
(passaggio logico), dividere le due strade: esaltare il Verbo (per loro lontano
e quindi inoffensivo) e condannando gli uomini e quindi la struttura ed il
Magistero di Pietro (vicine, quindi pericolose se persistono nel voler
predicare sempre il Verbo all’Uomo di oggi).
Le falsità che
tuttora persistono sul risorgimento italiano, altro aspetto, non hanno
implicazioni profonde con la
Chiesa cattolica ?
Quanti conoscono le reali
azioni, le scelte, gli intrighi, le vere e proprie stragi che nel silenzio
totale hanno portato a quella che oggi è sbandierata come Unità d’Italia ?
Quanti sanno che non
di liberazione (da cosa?) si trattò, ma di una non dichiarata guerra di conquista
ed annessione contro il prospero Regno delle Due Sicilie e contro lo Stato
Pontificio.
Quanti sanno che
prima del 1860 non c’era emigrazione dal meridione che iniziò dopo l’Unità
d’Italia, insieme al prosperare di Mafia, Camorra e ‘Ndrangheta ?
Quanti conoscono il
ruolo deleterio e fondamentale che ebbe la massoneria in tutto questo ?
Ma stiamo parlando
di cose del passato mentre dovremmo guardare al futuro ?
Purtroppo le “cose
del passato” sono ancora attualissime e, se non si parte dalle radici, non si
riesce a comprendere il frutto odierno dell’albero potato male ed accudito
ancora peggio, per farlo rinsecchire e cercare di estirparlo promuovendolo a
legna da ardere, visto che, con silenziosa violenza, si è fatto in modo che
desse pochi frutti, possibilmente avvelenati.
Le azioni del
Cardinale Ruffo (in positivo) o le razzie e le dilapidazioni del patrimonio
meridionale (in negativo) attuate dal 1860 in poi dalle emanazioni massoniche dei
Savoia e dei loro governi a livello economico, industriale, etico, sociale,
giuridico, ecc. da quanti sono conosciute ?
Anche l’8 per mille alla
Chiesa Cattolica, in questa ottica ha una valenza molto diversa.
I corifei anti
cattolici si stracciano le vesti per questi “contributi”, dimenticando non solo
quanto le associazioni ecclesiastiche, ad iniziare dalla Caritas, fanno per
sopperire ai vuoti dello Stato, ma cancellando anche il ricordo storico di chi
aveva edificato il Quirinale, Montecitorio e tutti i palazzi del “potere”
attuale, per parlare solo di Roma, anche questi depredati a seguito di una
aggressione ed una guerra NON dichiarata e sparando cannonate per aprire la breccia
a Porta Pia contro un esercito che aveva avuto ordini dal Santo Padre, di non
reagire.
La perdita del
potere temporale è stata in larga parte un bene, per dedicarsi alla cura delle
anime, invece che gestire territori, ma le spoliazioni ed i sequestri
perpetrati ai danni di uno Stato Sovrano, quale era quello pontificio, così
come quello delle Due Sicilie, rimangono rubricate alla voce “aggressioni e
furti” del Regno di Sardegna.
Su tutto, dai gay al
risorgimento, dal modernismo all’ISIS, dall’informazione alle dinamiche stesse
della Chiesa Cattolica, spicca indelebile un nome che tutto unifica e tutto
corrode : ROTSCHILD.
Ecco.
Abbiamo sfiorato
tanti argomenti, ognuno dei quali andrà sviluppato, chiarito, discusso e
proposto a viso aperto, insieme a tanti altri qui neanche citati.
I
contro-rivoluzionari devono avere un quadro completo del campo di battaglia,
perché di questo si tratta.
Una battaglia della
verità contro la menzogna e l’oscurantismo che spacciano da modernismo evoluto.
Per questo il blog
non può essere monotematico, pur cercando di non essere dispersivo.
Speriamo solo, con
il contributo di tante buone volontà, di esserne all’altezza.



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