giovedì 28 maggio 2015

UNO, NESSUNO, CENTOMILA BLOG

UNO, NESSUNO, CENTOMILA BLOG





Alcuni mi chiedono il motivo per cui in un unico blog, questo, sono riuniti argomenti religiosi, politici, storici ed etici.
Non era meglio suddividere gli argomenti creando due o più blog separati ?
Personalmente ritengo di no per diversi motivi che cerco di analizzare chiedendo anche a voi un parere in merito.
Anzitutto è difficile ci possa essere una separazione netta dei diversi argomenti. A meno che non si voglia approfondire un solo aspetto di un solo argomento, non si può prescindere dal resto.

Diverso sarebbe se ci si occupasse di un solo argomento specifico.
Collaboro, ad esempio, con dei gruppi che si occupano di Canto Gregoriano.
Anche se sono innegabili gli intrecci con la storia, l’argomento principale è chiaro ed allora si può discutere degli ultimi concerti, dei vecchi e dei nuovi cori, di uno spartito introvabile, allargarsi alle aperture o chiusure della Chiesa al rito tridentino, ma andare oltre esula dagli interessi del gruppo  specifico.

Certamente un posto privilegiato l’avrà la Liturgia che è il cuore e la sostanza di tutta la parola di Gesù Cristo e della Sua morte. Ma per occuparsi di Religione, ad esempio, è difficile parlare del Sinodo sulla famiglia e tacere del referendum irlandese che si intreccia con l’etica, la politica, l’impatto dei mass-media, la storia (la Costituzione irlandese ha espliciti richiami al cattolicesimo).

Le implicazioni con gli aspetti politici sono evidenti per chi abbia approfondito i motivi tattici della vittoria dei “SI” al referendum.
Ma per chi conosce solo il risultato ed è tenuto all’oscuro dei retroscena ?
Gli elettori sono stati, in realtà, scippati della possibilità di decidere e sono stati chiamati a votare su un aspetto a dir poco marginale, dopo che il cuore del problema (le adozioni delle coppie gay e l’utero in affitto) era già stato discusso e deciso in altra sede, quella politica.

Ma questo ha implicazioni a casa nostra ?
Certo che ne ha ! Anche perché il prossimo obiettivo siamo proprio NOI !

Dalla Legge Scalfarotto, per ora congelata in attesa di tempi migliori, alla Legge Cirinnà, che vorrebbero trionfalmente portare all’approvazione e che, appunto,  aprirà le porte ad utero in affitto ed adozione da parte di coppie gay, privando così un bambino al diritto di avere un padre ed una madre.
Non è possibile che non si parli più di “principi non negoziabili”, anzi ci si vergogni quasi di parlarne.
Se non comprendiamo che di politica “ci si deve occupare”, anche controvoglia visto lo sconfortante panorama attuale, cercando di comprendere quello che accade nei partiti e nei movimenti politici, privilegiando coloro che si sforzano di promuovere e difendere i nostri valori, denunciando coloro che lo fanno solo a parole e contrastando coloro che ne fanno stracci per pulire i pavimenti, avremo perso le nostre battaglie prima ancora di iniziarle.
Come accaduto in Irlanda: le decisioni verranno prese a tavolino e protestare dopo servirà a poco.

Il blog, però vuole avere un respiro più largo.
Come la religiosità non può essere costretta al solo ambito privato, così un blog che voglia parlare di religiosità a 360 gradi, deve spaziare su tutto l’orizzonte e cercare di guardare anche oltre.
Parlare della Chiesa, soprattutto oggi, vuol dire parlare di etica, parlare della divulgazione delle notizie, della loro manipolazione, amplificazione o messa in sordina.
Anche in questo campo, occorre capire le dinamiche che reggono il sistema e la loro evoluzione.

In passato i giornali erano i portatori di notizie ed informazione.
Poi sono stati il luogo degli approfondimenti e dei commenti, visto che l’immediatezza della TV e della radio rendeva quasi vecchie le notizie il giorno dopo.
Poi è dilagato internet e le testate web dei giornali, sfogliabili in rete in tempo reale, sono ritornate a contendere l’immediatezza alla TV.
Adesso imperano i social network e non siamo più noi a ricercare la notizia: è la notizia ad arrivare da noi.
Non si interrogano quasi più i siti dei giornali, ma le singole notizie ci vengono sottoposte in base alle nostre preferenze, ai nostri interessi, che sono monitorati istante per istante dai vari Facebook, Twitter, Linkedin, ecc.
Non so se questo sia un bene o un male, ma è un dato di fatto.
Personalmente lo ritengo un male.
Sia perché sono altri a decidere in prima istanza cosa è interessante per me, sia perché si corre il rischio di diventare mono-culturali.

Per spiegare cosa intendo, dobbiamo tener presente che la risorsa più preziosa che abbiamo è il tempo, che sempre manca.
Se siamo bombardati da notizie, tutte interessanti perché tutte mirate agli argomenti che Facebook sa che seguiamo con interesse, avremo pochissimo tempo per andare alla ricerca di altro.
Se, ad esempio, fossi interessato all’astrofisica (e facebook vede e registra le ricerche che faccio e gli spot che leggo, scarico e condivido), mi proporrà spot sull’astrofisica, gruppi di astrofisica con relative discussioni, novità sull’astrofisica, ecc.
Il tempo per navigare sul web ed avere altre notizie sarà sempre più ridotto, anche perché sarà sempre la longa manus del “Grande Fratello elettronico” a propormi quello che fa comodo a chi lo gestisce, dalle ultime mode al film del momento. Dall’attricetta sexi allo smartphone più evoluto ed indispensabile. Dallo spettacolo da guinnes dei primati alle gag più balzane.
Dalla saggezza del beniamino politico da esaltare, alle sconcezze ed agli obbrobri di quello da escludere e condannare.
Avere troppe notizie o non averne è quasi uguale, soprattutto se la gestione delle notizie è poco chiara.

Parlare di storia è indispensabile se si vuole confutare la falsità, o anche i luoghi comuni, di chi altera e stravolge la Storia per i propri fini utilitaristici.
Di chi spaccia le crociate per azioni di conquista per opprimere un pacifico popolo (i mussulmani) che quindi, se adesso reagiscono con violenza a tanta violenza pregressa, “tutti i torti non li hanno”.
Che avessero da tempo invaso la Spagna, da cui sono stati poi ricacciati, e puntassero a tutta l'Europa, non frega nulla o non è un fatto da ricordare.
Parlare di Lepanto e di Vienna per comprendere dove e quali sono le radici della cultura occidentale è un incidente che potrebbe portare a farsi qualche domanda e chi muove le fila del pensiero unico di certo non lo desidera.
L’importanza delle abbazie e dei monaci per lo sviluppo del rinascimento oltre che delle libertà personali e dello sviluppo tecnologico, agricolo e culturale ben prima e ben oltre l’illuminismo, è qualcosa che è bene tacere.
Occorre dire le verità su quella che, sottintendendo atrocità indicibili, viene chiamata quasi con ironia “Santa Inquisizione”, senza sapere di cosa si stia parlando, (o sapendolo molto bene per il travisamento indispensabile), ma contrapponendo l’amore evangelico di Cristo alle “deviazioni” di Santa Romana Chiesa quindi (passaggio logico), dividere le due strade: esaltare il Verbo (per loro lontano e quindi inoffensivo) e condannando gli uomini e quindi la struttura ed il Magistero di Pietro (vicine, quindi pericolose se persistono nel voler predicare sempre il Verbo all’Uomo di oggi).
La Verità, inoltre, non può essere stralciata dal contesto né può essere oggetto di un anomalo taglia e cuci a piacimento.
Le falsità che tuttora persistono sul risorgimento italiano, altro aspetto, non hanno implicazioni profonde con la Chiesa cattolica ?
Quanti conoscono le reali azioni, le scelte, gli intrighi, le vere e proprie stragi che nel silenzio totale hanno portato a quella che oggi è sbandierata come Unità d’Italia ?
Quanti sanno che non di liberazione (da cosa?) si trattò, ma di una non dichiarata guerra di conquista ed annessione contro il prospero Regno delle Due Sicilie e contro lo Stato Pontificio.
Quanti sanno che prima del 1860 non c’era emigrazione dal meridione che iniziò dopo l’Unità d’Italia, insieme al prosperare di Mafia, Camorra e ‘Ndrangheta ?
Quanti conoscono il ruolo deleterio e fondamentale che ebbe la massoneria in tutto questo ?

Ma stiamo parlando di cose del passato mentre dovremmo guardare al futuro ?
Purtroppo le “cose del passato” sono ancora attualissime e, se non si parte dalle radici, non si riesce a comprendere il frutto odierno dell’albero potato male ed accudito ancora peggio, per farlo rinsecchire e cercare di estirparlo promuovendolo a legna da ardere, visto che, con silenziosa violenza, si è fatto in modo che desse pochi frutti, possibilmente avvelenati.

Le azioni del Cardinale Ruffo (in positivo) o le razzie e le dilapidazioni del patrimonio meridionale (in negativo) attuate dal 1860 in poi dalle emanazioni massoniche dei Savoia e dei loro governi a livello economico, industriale, etico, sociale, giuridico, ecc. da quanti sono conosciute ?

Anche l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, in questa ottica ha una valenza molto diversa.
I corifei anti cattolici si stracciano le vesti per questi “contributi”, dimenticando non solo quanto le associazioni ecclesiastiche, ad iniziare dalla Caritas, fanno per sopperire ai vuoti dello Stato, ma cancellando anche il ricordo storico di chi aveva edificato il Quirinale, Montecitorio e tutti i palazzi del “potere” attuale, per parlare solo di Roma, anche questi depredati a seguito di una aggressione ed una guerra NON dichiarata e sparando cannonate per aprire la breccia a Porta Pia contro un esercito che aveva avuto ordini dal Santo Padre, di non reagire.

La perdita del potere temporale è stata in larga parte un bene, per dedicarsi alla cura delle anime, invece che gestire territori, ma le spoliazioni ed i sequestri perpetrati ai danni di uno Stato Sovrano, quale era quello pontificio, così come quello delle Due Sicilie, rimangono rubricate alla voce “aggressioni e furti” del Regno di Sardegna.

Su tutto, dai gay al risorgimento, dal modernismo all’ISIS, dall’informazione alle dinamiche stesse della Chiesa Cattolica, spicca indelebile un nome che tutto unifica e tutto corrode : ROTSCHILD.

Ecco.
Abbiamo sfiorato tanti argomenti, ognuno dei quali andrà sviluppato, chiarito, discusso e proposto a viso aperto, insieme a tanti altri qui neanche citati.
I contro-rivoluzionari devono avere un quadro completo del campo di battaglia, perché di questo si tratta.
Una battaglia della verità contro la menzogna e l’oscurantismo che spacciano da modernismo evoluto.
Per questo il blog non può essere monotematico, pur cercando di non essere dispersivo.
Speriamo solo, con il contributo di tante buone volontà, di esserne all’altezza.


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