CALCIO SCOMMESSE ED IL FUMO DI SATANA
Il Catania Calcio è finito nella bufera del calcio scommesse.
Appena qualche settimana fa si era detto, per la millesima volta, MAI PIU' !
Ennesima ubriacatura di onnipotenza umana.
Ennesima ubriacatura di onnipotenza umana.
In questi casi, lo "spirito" del calcio potrebbe essere tranquillamente chiamato "alcool". Sempre di spirito si tratta, ma parlando di 'mbriachi il nome è più appropriato.
Sarà IL FUMO DI SATANA, mi sono detto.
Ma no ! Quello era il sospetto di Papa Paolo VI quando vedeva che la barca di Pietro barcollava.
Anzitutto mettiamoci nelle vesti di un telecronista o un radiocronista che commenti una partita :
"Ciccillo o rej scatta a sinistra, gli va incontro il difensore Sfigato che scivola. Ciccillo ! Ciccillo! Tiro a destra mentre il portiere si butta a sinistra e gooooooool ! Gooool !"
Ecco abbiamo trasmesso l'azione di una rete di una partita normale.
Qualche tempo dopo si scopre che quella partita, caso unico, era truccata.
Fossi al posto del tele o radio cronista mi chiederei che cavolo avevo commentato.
Descrivevo qualcosa che credevo fosse corretto ed invece era tutto uno spettacolo diverso quello che avveniva sotto ai miei occhi.
La cronaca, allora, avrebbe dovuto essere :
"Finalmente Ciccillo riesce a prendere la palla. Nonostante i difensori cerchino di farlo passare oggi non sembra molto in giornata. Anzi, no, questa volta avanza palla al piede. Il difensore gli va incontro. Speriamo non faccia il cretino e che gli abbiano spiegato bene. Eccezionale ! Il difensore fa una bellissima scivolata lasciando un ampio corridoio per "o rey". Speriamo che sappia sfruttarlo, prima che la partita finisca male. Avanza. Ha solo il portiere davanti che gli va incontro. Ed anche il portiere dimostra di essersi addestrato benissimo. Si butta a sinistra appena vede che la palla va a destra ed è reteeee ! Reeeeteeeeee! Finalmente Ciccillo ce l'ha fatta, anche se gli sono serviti ben due aiuti !"
Ecco questa potrebbe essere la cronaca di quello che è realmente avvenuto in campo.
Il fumo di satana si è infiltrato e le cose erano "andate a posto". Chi aveva scommesso è potuto andare a ritirare la vincita.
Però, si sa : il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
Quindi deve stare attento mentre cucina, altrimenti l'olio gli schizza dappertutto.
Cioè volevo dire ...... magari c'è qualcuno che indaga.
Perchè è una persona onesta o perchè aveva scommesso per l'altra squadra, non stiamo a guardare il pelo.
E c'è sempre qualcuno che si lascia sfuggire qualcosa.
Perchè è intercettato, perchè è una persona onesta, perchè si è pentito.
Anche quì, non stiamo a diventare miopi.
Fatto sta che a volte la verità viene a galla.
Speriamo che nessuno vada a spifferare a belzebù che sarebbe ora che imparasse a fare qualche coperchio, altrimenti la carne al fuoco si brucia ed invece dell'arrosto viene fuori il fumo.
Qualcuno mi chiederà se era proprio il caso di andare a scomodare Paolo VI per poter fare la battuta furba sul fumo e sull'arrosto.
Visto che nessuno me lo vuole chiedere, me lo chiedo da solo.
Non è che ho scomodato Papa Paolo VI per questo.
E' che una notizia mi ha richiamato l'altra.
Qualcuno ricorderà che 50 anni fa Roma era stata invasa da un mare di vescovi e cardinali.
Indetto dal "Papa Buono", San Giovanni XXIII, toccò al suo successore, Paolo VI appunto, portarlo a compimento.
Ricorderete (non è che vi devo ricordare tutto io eh?) che il Concilio, dove i tradizionalisti erano la maggioranza, stava per essere vinto dai modernisti.
La squadra dei tradizionalisti, cioè coloro che pensavano che Gesù Cristo aveva parlato 2.000 anni prima e che il suo messaggio, nel frattempo, non era cambiato, era molto più forte degli avversari, però era alquanto disorganizzata.
Senza mancare di rispetto, parafrasando una pubblicità di successo, si potrebbe dire che pensavano di vincere facile.
Del resto, è anche vero, le cose erano chiare.
Sino a Papa Pio XII la tradizione si era tramandata immutata.
I modernisti erano stati smascherati e, per i loro errori, si erano fatti squalificare.
La Federcal ....... la Cattedra di Pietro aveva anche emesso un paio di encicliche per spiegarlo a chi avesse fatto finta di non capirlo.
Il messaggio di nostro Signore, insomma, si era conservato integro.
I padri della Chiesa per 2000 anni avevano combattuto gli errori ed avevano continuato ad annunciare il Vangelo ed a guidare il gregge come aveva insegnato Colui che per amore nostro era sceso sulla terra ed era morto in croce.
I modernisti però, furbacchioni, anche se non c'erano le telecamere di SKY e non era ancora in uso la moviola, nel timore di essere squalificati un'altra volta, si erano ben allenati a giocare duro, ma in modo morbido. Cioè a non farsi vedere dall'arbitro quando commettevano falli.
Questo li stava portando a vincere la partita che invece i tradizionalisti, prima dello scadere del tempo regolamentare, riuscirono almeno a pareggiare.
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| Mons. Marcel Fefebvre |
Per chi non avesse assistito all'incontro per l'età o per distrazione, o per chi, pur avendo assistito, non ricordasse i particolari, speriamo di aver fatto una buona sintesi.
Purtroppo i tradizionalisti non avevano previsto i tempi supplementari che vennero giocati, oltretutto, a loro insaputa e sulle pagine dei giornali, invece che nelle sacre stanze.
Cioè mentre i tradizionalisti sono rientrati negli spogliat ..... nelle Diocesi per continuare a guidare il loro gregge, i modernisti si sono inventati lo "spirito del Concilio" che, pur non essendo a base alcolica, ha dato alla testa a molti.
Pur pareggiando il Concilio, quindi, i modernisti sono riusciti a vincere il post-concilio.
Fra gli sponsor della squadra abbiamo già ricordato i mass media che per lo "spirito del mondo", facevano un tifo di-vino.
Del resto la squadra messa in campo dai modernisti non si può dire che fosse scarsa, anzi.
I fuori classe c'erano e, tra gli altri, portavano i nomi di Helder Camara, Bea, De Smedt, Lercaro, Tisserant, Dossetti, Alberigo, ma ancora di più i Cardinali Frings, Felici, Dopfner, Suenens, Richaud.
Ancora più in alto, anche se fuori dalla squadra ufficiale, i due teologi Rahner e Kung.
C'è da dire, purtroppo, che diversi tra costoro furono appoggiati proprio dal Santo Padre Paolo VI.
Il Cardinale Suenens, primate del Belgio, venne addirittura chiamato dal neo eletto Papa Montini per stare accanto a lui dopo l'Angelus alla finestra del palazzo apostolico. Un privilegio senza precedenti riservato solo a lui.
Comunque, per farla breve, nel Concilio, pur segnando qualche goal, non riuscirono a vincere, ma solo a pareggiare.
Nel post-concilio, invece, sfruttando lo "spirito del Concilio" e la "pastorale", cioè senza intaccare alcun dogma, riuscirono a rivoluzionare il modo di giocare.
Ad esempio modificando la Liturgia della Santa Messa, sostituendo il latino con le lingue nazionali e tante altre belle cosette.
Ma la barca di Pietro può vacillare ?
Si può vacillare, ma affondare giammai.
Lo stesso Papa Paolo VI se ne accorse, anche se forse eravamo già fuori tempo massimo e lui ci aveva anche messo del suo.
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| Il cardinale Montini a fianco di Papa Pio XII |
Non aveva però un telecronista che, come abbiamo fatto noi al principio, avrebbe potuto modificare la telecronaca, almeno per far sapere come realmente si era svolto il gioco.
A dire il vero, oltre a fare l'arbitro, il Papa era anche sceso in campo e, come abbiamo visto, giocava a favore di una squadra ben precisa.
Probabilmente si è guardato allo specchio e, ispirato dallo Spirito Santo, ha cercato di fare la tele cronaca postuma da solo e, avendo il dono della sintesi usò, come si suol dire, poche ma sentite parole. ASPETTAVAMO LA PRIMAVERA ED E' ARRIVATA LA TEMPESTA.
Ancora più emblematica la famosa frase sul "FUMO DI SATANA" che si è insinuato dalle fessure.
Pur con qualche sbandamento, quindi, la barca ha continuato la sua strada mantenendo fermo il timone almeno su due baluardi: la tutela della fede e la difesa della vita umana.
San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI iniziarono poco alla volta, in continuità con la tradizione, a svuotare la barca dell'acqua che la appesantiva. Francesco sta ancora continuando, anche se gli sponsor dei media cercano di dipingere un quadro diverso.
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| Paolo VI consegna l'anello cardinalizio a Joseph Ratzingher |
Papa Benedetto XVI proclamò Paolo VI "Venerabile" e Papa Francesco a conclusione della causa di beatificazione, lo proclamò "Beato" il 19 ottobre dello scorso anno.
A differenza di chi vuole giocare per una effimera gloria terrena, e ci scommette pure sopra, dall'alto la sorveglianza sulla corretta via non manca mai.
Si consente qualche umana debolezza, che i nostri peccati amplificano, ma a volte si ha la sensazione che qualche inciampo sul cammino sia messo li appositamente, non per farci cadere, ma per tenerci vigili e confermarci che stiamo percorrendo la giusta via, anche se stretta ed impervia.
Il Magistero di Pietro, quindi, non si incrina mai ed anche nel mare più periglioso la Fede ci rende certi che il vento si calmerà ed i marosi spariranno al comando di nostro Signore Gesù Cristo.
Non ci manca neanche la conferma da parte di Maria Santissima.
Non prevalebunt !
Non ci manca neanche la conferma da parte di Maria Santissima.
Non prevalebunt !







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