mercoledì 24 giugno 2015

ABBAIANO ! VIVA SAN GIOVANNI !

ABBAIANO ! VIVA SAN GIOVANNI !

"Abbaiano Sanchez, vuol dire che cavalchiamo!"

Potrebbe bastare questo accenno del Poeta a descrivere il giorno dopo P.zza San Giovanni.

Invece non è sufficiente.

P.zza San giovanni, il 20 giugno 2015, è una novità assoluta.
Manifestazioni analoghe, organizzate nei decenni trascorsi dai
Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano
sindacati, da Berlinguer o da Berlusconi, sono state definite "epocali", "oceaniche", si sono inventate iperboli apposite, ma NESSUNA ha avuto le caratteristiche di quella per la famiglia del 20 giugno.


In soli 18 giorni (il comitato organizzatore si è costituito il 2 di giugno), dal nulla e senza alcun appoggio strutturato, 1 milione di persone sono confluite a Roma da tutta Italia, pagando di tasca propria il viaggio ed il soggiorno.
In TUTTE le altre manifestazioni precedenti numeri analoghi si erano sempre ottenuti con il trasporto in loco di truppe cammellate. Bus, navi e treni pagati, compresa colazione a sacco e visita turistica alla città eterna.
Un milione di persone che, di propria volontà, senza supporti organizzativi, neanche della CEI, delle Parrocchie o di qualche partito politico, confluiscono a Roma per difendere i propri figli. 
Un milione di persone che liberamente  proclamano la loro visione della famiglia formata da un uomo ed una donna, rigettando l'equiparazione del sacro vincolo del matrimonio, come anche del matrimonio civile, a quello delle "unioni" tra due uomini o due donne. 

Intere famiglie di ogni parte d'Italia che rifiutano di omologare il preteso diritto alle adozioni da parte di coppie gay o di accettare la pratica degenerata dell'utero in affitto.

E' chiaro che l'iniziativa, attuata in soli 18 giorni ha intercettato un "sentire" radicato nella Società civile, indipendentemente dagli aspetti religiosi, ma che con il sentimento cattolico è strettamente correlato. 
Un "sentire" profondo che ha portato a galla un mondo timido e sommerso che, con questa presa di coscienza, potrà rivoluzionare il panorama finora "percepito".
Non si giustifica in altro modo un milione di persone che spontaneamente, senza supporti esterni, nel totale silenzio di giornali, radio e televisione, se si eccentuano La Croce e Radio Maria, pagando di tasca propria e senza truppe cammellate, invade Roma per manifestare la propria voglia di "normalità" troppo a lungo vilipesa , derisa, aggirata ed accantonata.
Nessuno di noi è massimalista e tutti siamo portati ad una "tolleranza" anche sui princìpi.
Ma il limite è stato superato ed il vecchio e caro buon senso ha detto BASTA.

Bisogna fermarli quì.
Bisogna fermarli adesso.
La stessa gerarchia ecclesiastica preferisce non citare più i "princìpi non negoziabili" nel timore di essere considerata integralista, per non dire di peggio.
Siamo finora andati al rimorchio della cultura secolare, liberista ed illuminista.
Abbiamo accettato i quadri più foschi, dove chi proclamava verità naturali e spirituali, veniva dipinto come residuo medievale, limitatore delle libertà altrui, cacciatore di streghe, nemico della tolleranza, ecc.
Abbiamo abbozzato alla tattica secolare dei progressisti che tutte le volte che si sono accorti che le spallate non riuscivano a far cadere le dighe, hanno sempre usato la tecnica doppia di aggredire un settore alla volta e dipingere l'avversario con le tinte più fosche e cupe, con epiteti che squalificano il suo corretto agire equiparandolo a "retrogrado" ed "oscurantista", cioè contrario al progresso e privo di misericordia per gli altri.
Il giochino è finalmente scoperto, come è scoperta la consapevolezza che non siamo una minoranza di esagitati, ma una maggioranza che, fermamente e consapevolmente, sa e vuole testimoniare che "l'erba in estate è verde".
Quindi abbaiano.
Vladimir Luxuria - Bologna - Gay pride 2012

Proprio questo abbaiare sorpreso dice chiaramente quanto abbiamo colpito nel segno.
La dichiarazione scomposta del'On. Scalfarotto che si permette di sfidare il ridicolo con il suo «una manifestazione come quella contro le unioni civili di oggi a Roma» è «inaccettabile» ...... Certo, forse per lui sono accettabili solo i gay pride. La nostra manifestazione gli da un certo prurito.............. Non importa quì commentare il loro senso di democrazia che è, appunto, a senso unico. Lo conosciamo già e ne siamo vaccinati. Commentiamolo, ognuno di noi, con chi veniamo in contatto discutendo di questi argomenti.

L'accelerazione che Monica Cirinnà ha deciso di dare al disegno di Legge che porta il suo nome nel timore di non riuscire più a farla passare.

La reazione sorpresa dei giornali di regime, ma anche dello stesso "Avvenire", con il loro assordante silenzio prima e durante la manifestazione, ed il goffo tentativo postumo di minimizzarla.
Entro certi limiti a noi non sorprende. 

E' solo la versione moderna del vecchio credo comunista che recitava che se il popolo chiedeva qualcosa di diverso da quanto dichiarava il partito, allora occorreva cambiare il popolo.
Dobbiamo anche riflettere sulla sintonia delle stesse gerarchie ecclesiastiche con il "sentire" del gregge che dovrebbero guidare e condurre.
Di "Famiglia Cristiana" non vogliamo nemmeno parlare annoverando il giornale, che fino a pochi anni fa era venduto nelle chiese, tra i fiancheggiatori del nuovo vangelo secondo Repubblica. La "Famiglia Cristiana" che era a Roma è quella che crede e testimonia, di se stessa, che secondo verità può essere costituita solo da un uomo ed una donna, non il giornale ambiguo che tradisce la sua stessa intestazione.

Basta anche utilizzare Papa Francesco, tradendo il suo pensiero ed utilizzando qualche sua frase, tacendo occultando o eliminando quanto ogni giorno dice e proclama a favore della famiglia naturale, contro le teorie gender e contro il pensiero unico.

Tutto questo risveglio, questa nuova consapevolezza, ha diverse ricadute.

Sul piano politico:
Le proposte legislative saranno vagliate dal "popolo della famiglia" nel concreto, ed avranno riflessi importanti anche sul piano elettorale.
Non sono più accettabili proclami acchiappa-voti da tradire il giorno dopo l'apertura delle urne.
Anche i piccoli passi in direzione contraria alla famiglia ed alla tradizione saranno percepiti e valutati nei modi corretti.
I partiti che si dicono moderati e si richiamano formalmente alla dottrina sociale della Chiesa ne sono consapevoli e, se non lo fossero ancora, è bene che si dìano una svegliata salutare.
Per ogni persona che, ripetiamo, pagando di tasca propria, si è recata a Roma ve ne è almeno un altra che non se lo è potuto permettere o non è potuta andare per altri impegni. Quindi parliamo di almeno 2 milioni di persone convinte. Ogni partecipante cercherà di coinvolgere, al minimo, una persona, ed arriviamo a 4 milioni come ipotesi minima e sicura. 4 Milioni di voti solo secondo Scalfarotto sono "inaccettabili" e solo da politici falliti sono "eludibili".
Sul piano religioso:
Questo risveglio, che già da solo è una testimonianza notevole, si unisce ad una riscoperta dell'orgoglio cristiano e cattolico.
Lo si vede sul piano umano, dove sempre più persone che prima evitavano di esporsi anche nelle discussioni personali, in parrocchia, sui luoghi di lavoro, in famiglia o al bar, oggi si spendono con una maggiore coscienza delle proprie convinzioni e delle proprie argomentazioni.
Si vede anche in ambito ecclesiastico dove, per citare solo un aspetto, le richieste di celebrazioni delle Sante Messe "Vetus Ordo", cioè della Messa Tridentina in lingua latina, sono in continuo aumento nonostante l'ostruzionismo da retroguardia di molte gerarchie cattoliche.

Molti sono i sintomi di un ritorno alla purezza spirituale e molte sono le critiche, sempre più forti, che si alzano per emarginare gli eccessi liturgici intesi sia come comportamenti normalmente praticati durante la Santa Messa, anche da parte di molti sacerdoti, che delle musiche utilizzate, del discinto abbigliamento molte volte consentito e tollerato nelle celebrazioni, ecc.

La consapevolezza c'è. 
La strada imboccata è quella corretta.
Importantissimo sarà considerare P.zza San Giovanni come un punto di partenza e non un punto di arrivo.

Da quì occorre partire, con la presa di coscienza recuperata e valorizzata, per agire nelle scuole, nelle parrocchie, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie e dovunque.

Proprio oggi, ma tu guarda che coincidenza, i mass media hanno iniziato a far "filtrare" ipotesi di tesi da proporre per il prossimo Sinodo di ottobre. 
Guarda caso i "filtri" hanno lasciato passare notizie di apertura alle coppie gay ed ai riconoscimenti dei loro diritti finora (poverini), affossati, vilipesi ed emarginati.
Celebrazione eucaristica a conclusione del Sinodo del 2014

Guarda caso si ritorna a battere la gran cassa della misericordia che ai cattolici manca sempre, risuona il battage del "tanto a te non viene tolta alcuna libertà", dimenticando che è la libertà del più debole che deve essere difesa in via prioritaria ed il più debole è sempre il bambino.
Il più debole è il nostro futuro, il futuro della nostra società ed il futuro dei nostri figli e non ci faremo scippare il futuro dei nostri figli confondendo il bene con il buonismo di bassa lega.

Hanno ricominciato ad abbaiare.

Vuol dire che stiamo cavalcando.

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