giovedì 5 aprile 2018

CARTA CHE VINCE, CARTA CHE PERDE

Renzi (ex premier) con il Presidente Mattarella

Oggi, 4 aprile 2018, iniziano le consultazioni al Quirinale per la formazione del governo a seguito del voto del 4 marzo che ha rinnovato Camera dei deputati e Senato della Repubblica.
Non interessa tanto seguire le consultazioni, saranno solo routine e, forse, al secondo giro ci sarà qualche chiarimento operativo, visto lo stato di fatto e le forze in campo.
Più interessante, invece, è riflettere su quali siano realmente le forze in campo.
In soldoni è importante capire chi ha vinto e chi ha perso realmente il 4 marzo.
Non è una domanda retorica, se pensiamo che ancora oggi si discute animatamente su chi ha realmente vinto e chi ha perso nella seconda guerra mondiale
A mio parere sono risultati vincenti due (più uno) dei contendenti.
La vulgata propone come vincenti il MOVIMENTO 5 STELLE e la LEGA di Salvini.
Io ritengo che non sia così, anche se non ho la sfera di cristallo per leggere bene il passato.
Le previsioni sono difficili, come diceva il saggio, soprattutto se riguardano il futuro.
Una breve analisi generale per rifletterci insieme, anche se i fatti sono sotto gli occhi di tutti.
A parte analizzeremo, nei prossimi giorni, le situazioni delle singole formazioni politiche perché, indipendentemente da chi abbia vinto o perso, è importante il percorso che ognuno di loro farà in futuro e quale sarà la strada che deciderà di percorrere a fronte della vittoria sbandierata o della sconfitta patita.
Lo sconfitto più evidente, ma non il principale, è il PARTITO DEMOCRATICO.
Non solo Renzi, ma il PD.
Matteo Renzi al Lingotto di Torino - 2017

Renzi ne ha solo esaltato la portata, ma la sconfitta sarebbe arrivata comunque.
Le motivazioni sono, anche queste, sotto gli occhi di tutti, ma stranamente nessuno ne parla in modo compiuto.
La sinistra perde in tutta Europa, ma nel bel Paese hanno fatto di tutto per incrementare questa tendenza suicida. Dalla legge Cirinnà, allo Ius Soli passando per la Legge elettorale pensata per esaltare le coalizioni e poi facendo di tutto per non costruire coalizioni, anzi accettando scissioni interne.
Di LEU è inutile parlare, è nell’oblio della storia. Tutto Grasso che cala.
Il vero perdente, a nostro parere, è il MOVIMENTO 5 STELLE, anche se sono convinti di aver vinto, dimenticando che il nostro è un sistema parlamentare.
L’impostazione anti sistema, la contrapposizione frontale a tutte le altre le altre forze politiche ed il disprezzo per loro ostentato lo hanno portato alla vittoria percentuale costruita sfruttando la pancia dei cittadini e la pia illusione che le discussioni da bar, portate al parlamento, potessero essere strumenti di sviluppo e di risanamento di una situazione incancrenita che ha allontanato la politica dal paese ed il paese dalla politica.
Per i propri obiettivi il MOVIMENTO 5 STELLE doveva raggiungere la maggioranza assoluta, ma non ci è arrivato.
Luigi Di Maio

Essendosi tagliato tutti i ponti alle spalle, si trova emarginato ed in un vicolo cieco.
Quale partito appoggerà un esecutivo a guida Di Maio, con anche i ministri nominati prima ancora del voto, trascurando il proprio programma elettorale, e senza alcun potere reale, né operativo e neanche di controllo ?
Se il MOVIMENTO andasse al governo appoggiando altre forze e altri leader, sarebbe visto dai suoi elettori come una abiura delle posizioni finora sostenute, uno stravolgimento delle ragioni per cui il movimento è nato e si è sviluppato.
Non c’è futuro.
Sembra che i sondaggi successivi al voto diano il MOVIMENTO ancora in aumento, ma siamo ancora nella fase emotiva ed agiamo secondo l’italica usanza di soccorrere sempre il vincitore, ma la sensazione è che il MOVIMENTO abbia raggiunto il suo apice ed il futuro riserverà solo una discesa più o meno lenta o veloce.
Chi sarebbero, allora, i vincitori ?
Il vincitore in assoluto è il signor Berlusconi
In seconda battuta riteniamo che tra i vincitori siano da annoverare “IL POPOLO DELLA FAMIGLIA” e, in aggiunta, la LEGA di Matteo Salvini.
Andando in quest’ordine, e sempre riservandoci di approfondire a parte ognuno dei partiti e dei soggetti interessati, guardiamoli da vicino.
Berlusconi ha avuto le ali tarpate dal veto giudiziario ed ha commesso errori tanto marchiani da sembrare, verosimilmente, errori voluti.
In realtà, pur se si è speso in prima persona, non è riuscito a spostare gli indecisi, frenati dalla sua impossibilità a dirigere il futuro governo e dal ricordo, amaro, delle riforme incomplete che avrebbe potuto condurre in porto quando ne aveva l’occasione, ma che la corte insulsa dei suoi nominati e dei suoi alleati gli ha impedito di completare e su cui non si è saputo imporre con la necessaria determinazione.
Berlusconi con Clinton ed i Bush padre e figlio
In questo quadro si sono inseriti i ricordati errori di comunicazione, che potrebbero anche essere voluti, tenendo conto che arrivano dal re dei comunicatori.
La scelta di Tajani come possibile candidato premier ha portato in primo piano una persona valida, ma di secondo piano, la proposta è arrivata tardi e non è stata percepita come quella di un leader, di un trascinatore, mentre è stato un chiaro segnale per tutti che l’era berlusconiana era ormai tramontata.
Una persona seria, Tajani, ma che non scalda il cuore.
Una persona che, pur operando in modo corretto nelle istituzioni europee, ne incarna le contraddizioni e l’astio degli italiani nei confronti dell’invadenza di Bruxelles all’origine delle crisi economiche e valoriali di oggi.
In questa cornice, perché diciamo che Berlusconi è tra i vincitori?
Perchè è chiaro che nessun governo veramente operativo potrà essere formato.
Dei 5 STELLE abbiamo accennato e Salvini, di cui parleremo tra poco, pur conducendo il primo partito del centro-destra non può permettersi di fare il battitore libero e cantare fuori dal coro, pena la perdita di credibilità. Motivi analoghi ed opposti a quelli dei 5 STELLE.
Il governo che, inevitabilmente, sarà formato, dovrà, pur nelle pieghe di una crisi economica e di sistema ben lungi dall’essere risolta, con buona pace di Gentiloni e dei funzionai di Strasburgo, modificare la Legge elettorale e traghettare il paese a nuove elezioni che si svolgeranno, però, non prima di un anno. Nel 2019 i vincoli giudiziari di Berlusconi saranno accantonati e lui potrà di nuovo presentarsi agli italiani chiedendo l’appoggio a FORZA ITALIA e chiedendo di essere nuovamente designato, dal Paese, come leader del rinato centro-destra ed investito di nuovo alla guida del Paese.
Nel frattempo i problemi endemici saranno rimasti sul tappeto, sperando che non si siano ulteriormente acuiti, e sarà chiaro che ricette fantasiose quali il reddito di cittadinanza non sono percorribili e non porterebbero certo al risanamento ed allo sviluppo.
L’altro vincitore, per noi, è IL POPOLO DELLA FAMIGLIA.
Mario Adinolfi
Può sembrare arduo indicare in un nuovo partito, che è riuscito a conseguire lo zero virgola, il secondo vincitore della contesa e certo dipenderà molto da come il PDF si muoverà in futuro.
Però se analizzando il contesto in cui si sono mossi e le loro intenzioni del post-elezioni, ci sentiamo di affermarlo, adesso, a futura memoria.
Il PDF, infatti, ha subito un oscuramento totale.
Nessun invito a talk show di grido o di seconda fascia, nessun telegiornale che citasse gli incontri dei suoi esponenti con gli elettori, nessuno che citasse i punti del suo programma.
In sovrappiù anche le gerarchie ecclesiastiche hanno fatto del loro meglio per tacere sulla sua presenza.
Se anche avessero rilasciato dichiarazioni per prenderne le distanze, si sarebbe avuto il noto effetto del “parlate anche male di me, ma parlatene”.
Invece niente.
Il nulla.
Silenzio di tomba. Da Sabato Santo.
Le parrocchie impegnate alle ospitate di Emma Bonino o del PD, ma chiusura ermetica per 
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA.
Emma Bonino

I minimi mezzi economici a disposizione, l’organizzazione volontaristica ed il peccato originale ancora da scontare hanno fatto il resto impedendo al PDF di raggiungere un risultato che eliminasse, almeno, lo zero prima della virgola.
Anche nell’esposizione dei risultati, nella notte dello spoglio che si è prolungata nei due giorni successivi, il PDF era accomunato insieme agli “ALTRI”.
Eppure, in queste condizioni disperate, è riuscito a sopravanzare partiti strutturati come CASA POUND o FORZA NUOVA, per non parlare delle formazioni di sinistra.
Anche per il PDF approfondiremo in separata sede il merito, ma qui è interessante sottolineare come il partito sia riuscito a cadere in piedi e come i suoi dirigenti abbiano preso spunto da questo risultato minimo per iniziare a costruire il futuro, credendoci ed iniziando il cammino che dalle prossime regionali e dalle amministrative di giugno lo porteranno alle prossime elezioni politiche che saranno, inevitabilmente, a breve o medio termine.
Il peccato originale di cui parlavamo è relativo alla sua nascita, annunciata proprio il giorno in cui a Roma era organizzato un incontro di tutti i gruppi che avevano organizzato i Family Day per valutare come muoversi e come trasformare in peso politico l’enorme mobilitazione di milioni di persone che, pagando di tasca propria e senza le mobilitazioni politiche o sindacali, si erano recate a Roma per manifestare a favore della famiglia, per il diritto naturale, per la difesa dei bambini, per fermare l’ideologia gender e per tutti quei valori della tradizione occidentale che, abbandonati, sono alla base della crisi attuale che si riverbera nell’economia, nei valori, nella solidarietà, nel mancato sviluppo, ecc.
I gruppi si riunivano per discutere del futuro e, in contemporanea, Adinolfi e Amato annunciavano il fatto compiuto del partito già formato a cui gli altri potevano “liberamente” aderire. 
Un po', ma all’inverso, quello che adesso dice il MOVIMENTO 5 STELLE per portare avanti il proprio disegno politico, invitando gli altri ad aderirvi.
Questo “peccato originale”, per quanto raccontato in modo diverso dalle parti interessate, ha creato scollamento e diatribe nelle compagini che fino a quel momento erano state unite e solidali fra loro. Da questo sono nati sospetti, prese di distanza, allontanamenti, boicottaggi che hanno portato al risultato di circa 300 mila voti contro le presenze di oltre 2 milioni all’ultimo Family Day e con almeno altrettanti potenziali partecipanti che erano rimasti a casa per l’impossibilità economica di recarsi nella capitale pagando di tasca propria.
Chiarito questo aspetto, e sperando che il punto sia chiaro, per il futuro, anche ai responsabili del PDF, ci rimane da evidenziare come alcuni esponenti dei movimenti del Family Day siano stati accolti, con esiti disastrosi, dalla “quarta gamba” del Centro-destra, cioè dai vari Cesa, Fitto et company, reduci di partiti strutturati ed organizzati, il cui risultato è stato veramente disastroso.
Dei dirimpettai della Lorenzin nel centro-sinistra non è il caso di spendere neanche una parola.
Essere presenti nella scena politica, avere la determinazione di partire dal piccolo risultato raggiunto per radicarsi nel territorio e crescere è un buon seme che darà germogli.
Anche per loro, di sicuro, molto dipenderà da come si muoveranno.
Le loro percentuali, in crescita, saranno fondamentali per una affermazione del centro-destra alle prossime elezioni.
Il loro splendido isolamento dovrà essere smantellato.
E’ stato uno dei loro limiti, anche se può anche aver fatto da collante al loro interno per differenziarsi da forze che, per quanto vicine, sono state ritenute lontane e inaffidabili anche per i personaggi proposti, come l’avvocato Buongiorno all’interno della LEGA o diversi esponenti di FORZA ITALIA.
Evangelicamente devono comprendere che il lievito, per agire, deve essere all’interno della massa da far lievitare, altrimenti è inutile.
I valori si difendono dall’interno e con la presenza attiva e operativa, non con la semplice testimonianza al margine e silenziata.
Il ritornello del “voto utile” è uno spauracchio che molti potenziali elettori ascoltano e, poter agire senza questo vincolo e portando la propria forza alla causa comune, potrà essere determinante.
Lo smantellamento dei partiti ex democristiani apre spazi nuovi a chi voglia investire, con credibilità, nei valori tipici del PDF.
Occorrerà avere il coraggio di aprirsi ad alleanze costruttive, rifuggendo dall’isolamento sterile, e coinvolgere persone che in tempi non sospetti hanno dimostrato la propria affidabilità come ad esempio, per non fare nomi, Giovanardi o Quagliarella, che hanno anteposto i valori al rispetto degli ordini di partito.
Infine due parole sulla LEGA che, trascinata da Salvini, consideriamo pure tra i vincitori.
Salvini è riuscito a trasformare in poco tempo un partito regionale in una forza nazionale, non solo togliendo il “Nord” dal nome, ma accreditandosi credibilmente come una sponda cui possono approdare elettori dell’estremo sud e dell’estremo centro, oltre a mantenere le basi certe del triveneto e del nord in generale.
Matteo Salvini

Anche per lui dipenderà molto dalle mosse che compirà nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Non deve cedere alle sirene dei 5 STELLE, trappola in cui stava per cadere nell’elezione del Presidente del Senato.
Ha compreso lo stop di Berlusconi e di certo comprenderà che l’unità del centro-destra sarà uno dei pilastri su cui si fonderà la vittoria alle prossime elezioni.
Dovesse lasciarsi incantare da Di Maio e dai suoi slogan post elettorali (per i bisogni del paese; contratto alla tedesca; collaboriamo per lo sviluppo e senza inciuci; ecc.) butterebbe alle ortiche il patrimonio di credibilità che ha saputo costruire in questi anni.
Da persona intelligente ed arguta, quale è, siamo certi che non lo farà.


domenica 9 luglio 2017

Aggrediamo l'aggredito

Per chi non lo sapesse, il Prof. Robert Faurisson è uno dei cosiddetti "NEGAZIONISTI", cioè di coloro che ritengono che i 6 milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti siano una bufala propalata da chi aveva interesse a farlo.
Era stato aggredito per le sue idee e per il coraggio dimostrato nel sostenerle e divulgarle.
Non entro, per il momento, nel merito delle conclusioni del Prof. Faurisson, ma osservo che i suoi studi e le sue osservazioni si basano su dati scientifici e che, per contestarli, sarebbe bene utilizzare metodi altrettanto scientifici.
Analogamente, il Prof. Faurisson ha condotto studi, documentati da fotografie, planimetrie e testimonianze dirette, in cui dimostra in modo INOPPUGNABILE, che il DIARIO DI ANNA FRANK è un falso storico. Al massimo un romanzo per gli amanti del genere.

Il testo riportato non è, per una volta, farina del mio sacco, ma una nota, che ho letto e che condivido in pieno,  del 27 luglio 2010 di Marcello Gardani di "associazionelibertaindividuale.blogspot.it" al sito "informazionecorretta.it" a commento della aggressione subita dal Prof. Robert Faurisson.
Di seguito vi è la risposta di "informazionecorretta.it" e le conclusioni di Marcello Gardani che, in momenti in cui il PENSIERO UNICO  sembra sia l'unico ad avere diritto di cittadinanza, la semplice volontà di pensare con la propria testa sembra debba essere negata, combattuta e, possibilmente, distrutta.

Lascio a Voi le riflessioni su quanto scritto da Marcello Gardani e, per chi volesse consultare il blog originale può farlo cliccando (Vedi qui)

Aggressione a Robert Faurisson approvata da InformazioneCorretta
e Riccardo Pacifici

Aggressione a Robert Faurisson approvata da InformazioneCorretta e Riccardo Pacifici

Marcello Gardani 27/07/2010
associazionelibertaindividuale.blogspot.it

Egregi signori di InformazioneCorretta,
sono rimasto esterrefatto nel leggere sulle Vostre pagine
http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=2&sez=110&id=20541
appelli alla chiusura di siti internet Revisionisti e APPREZZAMENTO PER L'AGGRESSIONE FISICA E VIOLENTA subita da esponenti Revisionisti come Robert Faurisson, che voleva descrivere le proprie idee storiche di revisione del cosiddetto “Olocausto”.
Ciò significa voler impedire a chi, come me, vuole ascoltare entrambe le campane su argomenti controversi di storia di poter leggere quel che vuole od ascoltare chi vuole. Questo non lo permetto.
Lasciate che Vi dica sinceramente che tale pretesa è vergognosa e Vi chiedo un ripensamento, perché, come voi avete il pieno diritto di affermare le Vostre idee, lottiate per lasciare anche ai Vostri avversari uguale diritto di affermare e pubblicizzare le loro idee.
LA VERITÀ NON HA BISOGNO DI MANETTE O DI VIOLENZA PER AFFERMARSI, E SE NE HA BISOGNO ALLORA NON È LA VERITÀ.
Distinti saluti
Dott. Marcello Gardani
***
Risposta (anonima) di InformazioneCorretta:
Egr. Dr. Gardani,
è evidente che abbiamo un'opinione diversa su democrazia e libertà. Noi non crediamo che diffondere inviti allo sterminio sia esprimere un'opinione, così come crediamo che negare la Shoah sia una menzogna e non una libera espressione del proprio pensiero. Non è vero che tutte le azioni che esprimono un pensiero sono lecite, apra, per sincerarsene, i codici civili e penali. Se lei istiga qualcuno al suicidio, non esprime un suo diritto, ma commette un reato.
Che lei poi si preoccupi tanto della salute fisica del suo prossimo, torna a suo onore, ma non si è mai chiesto quali sono le teorie che Faurisson diffonde? Se le condivide, il nostro rapporto finisce qui. Se non le condivide, allora scriva a Faurisson e a tutti quei siti che diffondono odio, antisemitismo, e gli chieda come conciliano una società come quella che prefigurano con i diritti di libertà e democrazia.
Cordiali saluti,
IC redazione
***
Conclusioni di Marcello Gardani:
Il nostro rapporto finisce qui”.
Tanto mi ha scritto l'anonimo “risponditore” di InformazioneCorretta (e perché anonimo? io ho scritto il mio nome e cognome: ci metto la faccia. Perché Lei no? Cos'è questo gettare il sasso e nascondere la mano?).
Se non credo alla Vostra “verità” ma alla “verità” di un altro, allora “Il nostro rapporto finisce qui”. Ne prendo atto.
Però mi sembra una ben miseranda conclusione.

Infatti, se invece di far “finire qui” il nostro rapporto, l'anonimo di InformazioneCorretta mi avesse scritto:
Sono disponibile ad un ampio contraddittorio anche pubblico per dimostrarLe che Lei sbaglia ed io ho ragione”, magari coinvolgendo uno Storico Revisionista “vero” (che so: proprio Faurisson, o Mattogno...) Lei avrebbe catturato la mia approvazione ed il mio apprezzamento.
Se poi avesse proposto un incontro pubblico, un dibattito in contraddittorio con lo Storico Revisionista citato, mi avrebbe addirittura mandato in visibilio, per la soddisfazione, ed avrei ascoltato con la massima attenzione le argomentazioni di entrambi.
Se le Vostre ragioni sono buone e fondate storicamente e scientificamente e quelle dei Revisionisti sono cattive e infondate storicamente e scientificamente, vincereste a mani basse e potreste ridicolizzare le tesi dei Revisionisti, guadagnando appoggi alla Vostra tesi.
Perché rinunciate a vincere?
PERCHÉ RINUNCIATE A VINCERE?
Invece Lei ci ha rinunciato: “Il nostro rapporto finisce qui”. Sa tanto di coda di paglia...
Sì, perché ammetto che dopo aver comparato ampiamente le ragioni dei Revisionisti (come Faurisson) e quelle degli Sterminazionisti (od Olocaustici), devo dire che le prime mi hanno convinto e le seconde no.
E quindi Lei tronca qui il “nostro rapporto”.
Liberissimo di farlo, però a questo punto mi sento di dover esprimere qualche altra considerazione:

In primo luogo, NON ho letto una Vostra condanna dell'aggressione e della violenza contro Robert Faurisson. Quindi rimane valida la Vostra APPROVAZIONE della violenza come metodo per tacitare gli storici avversari, e questo da solo Vi squalifica.

Inoltre, è opportuno precisare che fino a 40 anni ho creduto acriticamente alle camere a gas NazionalSOCIALISTE ed ai sei milioni di Ebrei gassati nei Lager. Avevo letto interi libri e molti articoli sull'argomento e non avevo il minimo dubbio che tutto fosse vero.

Poi, per curiosità, ho letto alcune pagine Revisioniste, chiedendomi chi potesse essere così pazzo da sostenere che le camere a gas nei Lager non esistessero.
Ho letto proprio le pagine revisioniste che Voi - guarda caso - vorreste censurare su scala planetaria, impedendo di leggerle a tutti noi ed anche al sottoscritto.
Ebbene, molte argomentazioni Revisioniste erano così fondate storicamente e scientificamente che hanno incrinato pesantemente le mie precedenti convinzioni.
IO HO IL CORAGGIO DI CAMBIARE OPINIONE. SEMPRE.
Una cosa FONDAMENTALE che mi ha favorevolmente impressionato nei siti Revisionisti sta nel fatto che essi non chiedono la chiusura violenta dei siti Sterminazionisti (o Olocaustici): certi arrivano addirittura a mettere, sulle loro pagine, dei link che puntano ai siti avversari (Sterminazionisti), per far leggere a tutti le Vostre argomentazioni!
DIFFERENZA QUALITATIVA ESTREMA, che piace tanto a chi - come me - è abituato a leggere diverse voci su ogni argomento, per raggiungere una propria comprensione più profonda.
Il punto DECISIVO che mi ha convinto è che, se i Revisionisti come Faurisson POSSONO avere torto, quelli che li vogliono battere non con argomentazioni storiche e scientifiche, ma impedendo con la violenza dello Stato o propria a me e a miliardi di altri come me di leggere le sue argomentazioni, quelli SICURAMENTE HANNO TORTO.
E se Voi siete nel numero allora ci raccontate premeditate MENZOGNE.
Come potete arrogarvi il diritto di impedirmi di leggere quello che voglio??? Io ve lo proibisco: leggete e scrivete quel che volete ma non sognatevi di impedirmi di leggere quel che voglio io.
Tutti i miliardi di persone che vivono sulla Terra hanno il diritto di leggere quel che vogliono, e Voi non avete il minimo diritto di impedirglielo, sotto nessuna scusa o giustificazione.
Se non siete convinti di qualche argomentazione criticatela ed attaccatela nel merito, ma non sognatevi di impedire a tutti noi di leggerle liberamente.
SOLO LE MENZOGNE HANNO BISOGNO DELLA CENSURA PER PREVALERE SULLE IDEE ALTRUI. Rinnovo il mio invito perché confutiate le argomentazioni contrarie con altre argomentazioni e non con la violenza, Vostra o dello Stato. Anzi Vi invito a batterVi per abolire tutte le norme criminali che rendono un reato gravemente perseguitato la libera espressione delle proprie convinzioni storiche.

Convinzioni su cui sono sempre pronto a cambiare opinione, se me ne fornirete un motivo che mi convinca. Distinti saluti. Dr. Marcello Gardani

lunedì 8 maggio 2017

10 anni dal Summorum Pontificum - don Spataro

La  basilica di Colle don Bosco 
Il primo maggio, in occasione del decennale del Motu Proprio Summorum Pontificum di S. S. Benedetto XVI si è svolto il pellegrinaggio al Colle don Bosco, vicino Torino, dove risiedono le radici del movimento salesiano, dove il carisma di don Bosco è nato e da dove si è sviluppato nel mondo.

sabato 8 aprile 2017

ATTACCO USA IN SIRIA

Attacco Usa in Siria,

Ascoltando Giovanna Botteri si è sicuri di non sbagliare mai. Basta saper che quelle sono le bugie e che la verità è l’opposto di quanto lei ci ammannisce.

La conferma oggi, caso mai ce ne fosse stato bisogno: In un intervento a RaiRadio 1 nel pomeriggio, mentre si commentava, a due ore dalle morti provocate da un camion lanciato la folla a Stoccolma, di cui lei era ancora assolutamente all’oscuro e parlava senza sapere di cosa stessero parlando gli altri in onda insieme a lei, le è stato chiesto un commento sull’attacco missilistico della notte precedente contro la base aerea siriana da cui sarebbero partiti gli attacchi, con armi chimiche, contro i ribelli ed in cui sono morti decine di civili (mentre scrivo siamo ad 84 di cui un terzo bambini).

sabato 18 marzo 2017

Elezioni olandesi: fermato il "populismo"

Aldo Moro nella celebre foto delle BR
Ieri, 16 marzo, ricorreva il 39° anniversario del rapimento di Aldo Moro da parte delle brigate rosse.
Quì vogliamo parlare di Olanda e di Europa, ma l’avvenimento mi ha fatto ritornare alla memoria un passaggio della “dottrina” morotea. Lui riteneva che, ormai, il ciclo della DC fosse esaurito e l’ultimo servizio che il partito potesse rendere al Paese fosse quello di una transizione soft verso la sinistra. Il suo pensiero in merito si può ridurre al celebre motto: “Trattare; Duramente; Lentamente”.

sabato 11 marzo 2017

800 ANGELI e LA GRANDE CARESTIA IRLANDESE


Lapide in ricordo dei morti della Grande Carestia irlandese
La bufala degli 800 corpicini ritrovati in un ex orfanotrofio cattolico irlandese di Tuam ha fatto il giro del mondo, ripresa da tutti i giornali e telegiornali. 
La rettifica e
 le scuse per aver pubblicato una bufala che più bufala non si può, sono state trasmesse solo da qualche emittente e nessun telegiornale ne ha parlato. Per gli approfondimenti o, molto più semplicemente, per accostarsi alla verità si può solo controllare in uno qualsiasi dei siti cattolici seri del web: TEMPI (vedi qui), CAMPARI & DEMAISTRE (vedi qui), INTELLOGONEWS (vedi qui), NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA (vedi qui)
Se qualcuno si fosse perso la versione “originale” (tenendo anche conto che in questo caso non vale il detto che “una notizia inventata è una notizia in esclusiva”), ci limitiamo a segnalare il Corrierone : (vedi qui)

giovedì 17 novembre 2016

SANTA MARTA E LE PERSONE MOLESTE

Le catechesi in arrivo da Santa Marta illuminano sempre la nostra vita e ci indicano la retta via. Qualche volta si ha l'impressione di catechesi fatte a braccio e non meditate, ma sicuramente è una nostra impressione.
A volte non si comprende il senso del tempo in cui vengono pronunciate, ma anche questo è un parere personale.

Ad esempio la catechesi di ieri, mercoledì 16 novembre, dove Papa Francesco ci fa riflettere su una delle misericordie spirituali : "sopportare pazientemente le persone moleste".
Tempi e modi.

Spiegare questa misericordia alla fine dell'Anno Santo, sembra un pò fuori tempo. Soprattutto dopo che per un anno intero si è insistito solo sulle misericordie corporali, comunque disattese.

Ma come si dice, meglio tardi che mai.

Spiegare la sopportazione delle persone moleste citando Dio che sopporta pazientemente il suo popolo che, dopo essere stato liberato dall'Egitto si costruisce perfino un vitello d'oro, sembra un pò fuori luogo.
Le sacre scritture dicono (Esodo 32,25-29) che Mosè, vedendo l'empietà del vitello d'oro, chiama a sè chi è ancora fedele al Signore ed ordina di prendere la spada per uccidere il proprio figlio, parente o amico che si è ribellato a Dio. A fine giornata più di 3.000 sono i morti. Certo, è Mosè che lo ordina, ma Dio lo lascia fare e quando Mosè torna da Lui chiedendo perdono o chiedendo di essere calcellato dal Suo libro per l'empietà commessa dal Suo popolo, Dio lo rassicura dicendo che cancellerà l'empio che ha peccato e non Mosè.
Spiegare la sopportazione delle persone moleste utilizzando questo passo della Bibbia, senza neanche spiegare il suo significato, non mi sembra un fulgido esempio di sopportazione e di buona catechesi.
Il Santo Padre potrebbe avvalersi della consulenza di Mons. Galantino, tanto esperto dell'Antico Testamento. Oppure puntare direttamente sul Nuovo Testamento, avvalendosi dei pareri di Mons. Becciu, che sul Vecchio Testamento ha idee un pò diverse e poco praticabili.

Non mi soffermo sul livello generale della catechesi, con la storiella quasi raccontata ai bambini.
Rifletto solo sul livello delle catechesi di San Giovanni Paolo II e del suo successore al soglio di Pietro, ma anche in questo non vorrei fare paragoni impietosi.

Applichiamo questa misericordia spirituale e sopportiamo con pazienza le persone moleste.

Quando era stata pubblicata la bolla di indizione dell'Anno Santo avevo cercato di spiegare a chi mi segue che l'Anno Santo è una misericordia in sè, e non una invenzione del Papa regnante. Partendo dal significato (il corno - Jobel - che annunciava la misericordia di Dio; la lettura del Levitico, ecc.).
Un Anno Santo della Misericordia, quindi Misericordia della Misericordia, voleva porre l'accento su qualche altro aspetto.
Io l'avevo individuato nell'invito a tutti noi ad essere misericordiosi verso i fratelli, oltre che a ricordarci la misericordia di Dio verso di noi, a seguito del pentimento.
Dire che ero stato preso a male parole è un pò eccessivo, ma che un pò ebete lo ero, è una descrizione aderente alla realtà. Poi finalmente, ma sei mesi dopo, a febbraio di quest'anno, lo stesso Papa Francesco ha ribadito questo stesso concetto.
Ma ormai l'etichetta c'era, quindi perchè levarla ?
Anche una frase della bolla, per quanto chiarissima, aveva creato tensioni: annunciare il Vangelo di sempre con parole nuove.
Le parole dell'annuncio devono essere nuove ed adeguate ai giorni nostri, ma il Vangelo è sempre unico e sempre quello.
Qualcuno, purtroppo, ha provveduto a tradurre questo chiaro concetto con : adeguare il Vangelo ai tempi nostri.
Non si sa com'è (io lo so), ma questo è il concetto che tuttora vige e prospera.
Preghiamo perchè vengano tempi migliori.

venerdì 11 novembre 2016

La punizione divina di Padre Cavalcoli

Per chi non avesse seguito i fatti che commentiamo, Padre Cavalcoli, teologo domenicano, in una catechesi su Radio Maria, rispondendo ad un ascoltatore, disserta sul peccato mortale in relazione al terremoto del centro Italia.
Padre Giovanni Cavalcoli
L’Espresso prende la risposta, la adatta, la deforma e serve in pasto al  pubblico questo esito :"IL TERREMOTO E' LA PUNIZIONE PER LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI".
E’ una falsità, ma serve un piatto forte per smuovere l’indignazione a comando. Il pubblico ludibrio contro Padre Cavalcoli è avviato, anche se l'obiettivo non è lui, o almeno non è solo lui.

martedì 17 maggio 2016

Matto Matteo ed altre Bergogliate


Bergoglio non ne azzecca una.

Non parlo solo della pletora di interventi a braccio che ogni giorno fanno versare lacrime di indignazione a coloro che credono che chi siede sulla cattedra di Pietro, oltre ad essere assistito dallo Spirito Santo, abbia anche una cultura di base ed un "discernimento" che al "nostro" manca proprio.

Parlo dei vari argomenti affrontati da Bergoglio nell’intervista al quotidiano cattolico francese “La Croix”. 

Di TUTTI gli argomenti affrontati neanche uno ne ha azzeccato.

Scrivo a caldo e senza avere il tempo di ricercare riferimenti, citazioni o altro, ma la mia indignazione è tanta che non mi fa attendere che la mente si tranquillizzi per ragionare a mente fredda.

Per questo parlerò di “Bergoglio” e non di “Francesco”, anche se comincio ad essere stufo di dover sempre parlare di “Simone” invece che di “Pietro”.

I due riferimenti da cui, al momento, attingo sono due articoli di giornali italiani.
Il primo è un articolo de “Il Giornale” (Vedi quì), alla cui lettura sono rimasto trasecolato. 
Pensando ad uno svarione o ad uno scherzo ho cercato qualche conferma ed anche su “La Stampa”, Andrea Tornielli (Vedi quì) commenta la medesima intervista, che dunque è vera.
Allora veniamo ai punti in questione trattati da Bergoglio con la stessa lucidità ed erudizione storica e teologica di un Rocky Balboa al tappeto, prima di trovare la forza di invocare la sua amata Adriana.
Il punto più cocente (non fatemi usare un altro termine che pure ho sulla punta delle dita) è l’affermazione . 
E’ vero che l’idea di conquista appartiene allo spirito dell’Islam. Ma si potrebbe interpretare secondo la stessa idea di conquista la fine del Vangelo di Matteo, quando Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni”.

Non capisco e non mi adeguo.
Queste sono parole del capo della Chiesa Cattolica ? Del successore di Pietro ? Del rappresentante di Cristo in terra ?

Siamo tutti figli di Dio, certo. 
Anche un indigeno della Papuasia del sud, che non ha mai sentito parlare di Gesù Cristo è figlio di Dio e mio fratello.
Ma non puoi paragonare qualcuno che usa la spada e l’assassinio per farti aderire all'idea del "suo Dio" a chi ritiene di aver ricevuto la Grazia della rivelazione e la vuole condividere con il fratello.

Se io ritengo di avere un tesoro, la Grazia della Rivelazione, l'amore stesso per il fratello, oltre che il comando di nostro Signore, mi dice di condividere il tesoro con il fratello ed annunciare anche a lui il modo per arrivare allo stesso tesoro.
Senza spaccargli la testa, senza sottometterlo con la forza delle armi o obbligarlo con il terrore, come fanno gli islamici a casa loro (ISIS, fratelli mussulmani, ecc.), ed a casa nostra, ma se non lo faccio dov'è il mio amore per lui ? 
Lo privo della proposta di condividere il dono che io ho ricevuto ?
Magari non riesco a convincerlo a condividere il tesoro di Verità che io ho ricevuto per Grazia. Magari rifiuterà il mio annuncio di salvezza. Ma io DEVO farlo, se lo considero mio fratello. 
Poi toccherà a lui decidere con il suo libero arbitrio.
Me lo comanda il mio amore per il prossimo, prima ancora che Gesù Cristo, come ci ricorda, giustamente, il Vangelo di Matteo.

Confondere questo con la conquista armata e con l'uccisione degli infedeli è eresia.
Probabilmente un kamikaze mussulmano, che pensa di morire per il "suo Dio" potrebbe anche essere paragonato ad un santo, se non ha mai sentito la parola di Gesù Cristo ed offre la sua vita per la sua religione.
Ma non se, per fare questo,
arriva ad uccidere altri in modo vigliacco.
Persone innocenti, fra cui anche donne e bambini.
Paragonare le parole di Gesù Cristo, morto sulla Croce per salvare il mondo, a quelle del Corano, che incitano all'utilizzo della spada per incentivare la conversione è da pazzi, oltre che eresia.
Cristo è morto sulla Croce perdonando i suoi assassini, dopo aver detto ai suoi di andare in ogni angolo del mondo a predicare l'amore ed a battezzare i popoli nel suo nome.
Maometto ha detto di sterminare gli infedeli, nemici di Allah, facendolo lui personalmente per primo.

Con questa frase i terroristi non si sentiranno ancora più incentivati a proseguire nelle loro stragi ? 
Ad aumentarle se possibile ? Ad agire con maggior determinazione ?
Diranno : Anche il capo dei cattolici ha detto che le loro azioni sono uguali alle nostre, quindi andiamo avanti.
Pura eresia, oltre che assoluta assenza di lungimiranza diplomatica, ammesso che abbia detto una simile castroneria per cercare un
impossibile colloquio con il mondo islamico.
Al confronto il "chi sono io per giudicare!",
Bergoglionata che ha fatto il giro del mondo ed è stata stravolta in tutte le salse, è un trattato di buon senso anche se ci si indigna ad ascoltarla.

Giudicare la sodomia no, ma il Vangelo si !


Ma Bergoglio non si è limitato a questo.
Per la serie “non facciamoci mancare nulla”, dall’alto della sua indiscussa diplomazia e lungimiranza, con il fiuto politico che lo contraddistingue ed il solido retroterra teologico mutuato dai gaucos della Pampa, ha spaziato su tutti i problemi del mondo terracqueo.
Limitiamoci ai più importanti, visto che dei cani e dei gatti aveva già parlato dal pulpito di Santa Marta.
Di fronte al terrorismo islamico, sarebbe meglio interrogarci sul modo in cui un modello troppo occidentale di democrazia è stato esportato in paesi come l’Iraq”.
Vogliamo proprio interrogarci in merito ? Ed interroghiamoci !

A me sembrava, anzitutto, che il terrorismo islamico fosse attivo già prima della “democratizzazione” dell’Iraq, quindi che c’entri poco con gli errori fatti in Iraq ed in tutto il medio oriente dalla politica USA.
Ma a parte questo, se ci sono stati errori (Ma quando ? Ma dove? Ma da parte di chi ?) a me non sembra che da Santa Marta, o dalle immediate vicinanze, siano mai partiti discorsi di reprimenda per l’abbronzato compagno di merende che siede alla Casa Bianca. Neanche per i suoi predecessori.
Scopre adesso che l’imperialismo USA, nella fregola di mettere i suoi uomini nei posti chiave ha decapitato tutta la struttura statale e militare dell’Iraq di Saddam Hussein, compresi i pochi che, a rischio della vita, cercavano di opporsi alla sua pazzia ed al suo dispotismo ?

L'esempio da imitare doveva essere la politica che gli stessi Stati Uniti, ma con Presidenti ed uomini di ben altro calibro, avevano adottato con la Germania alla fine della seconda guerra mondiale, mantenendo e valorizzando l’apparato statale e militare esistente tra i tedeschi, magari arruolando i vari Von Braun per poter poi andare sulla luna. 
Attuare i piani Marshal con cui l’intera Europa è riuscita a risollevarsi dal disastro e dalle distruzioni.

Non è il modello di democrazia occidentale da mettere sotto accusa, ma l’imperialismo miope del Governo Unico mondiale che, ritengo volutamente, fornisce finanziamenti, armi, addestramento, mezzi logistici e motivazioni psicologiche ad entrambi i contendenti, pur di garantire guerre, massacri e distruzioni. 

Se i contendenti non ci sono (come nell’Iraq del dopo Saddam) allora meglio crearli. 
Quindi inventiamoci l’ISIS, armiamola, finanziamola, diamogli qualche esperto informatico e cinematografico in modo che possa adeguatamente pubblicizzare le proprie azioni e poi vediamo l’effetto che fa.
Non mi sembra che l’analisi di Bergoglio sia stata questa, che poi è l’unica reale.


Per farlo doveva parlare di Obama o degli altri che lo muovono da dietro le quinte, invece meglio prendersela con il “modello troppo occidentale di democrazia che è stato esportato”. 
Classica frase, che non vuol dire nulla, ma che è buona per tutte le stagioni.

Sui migranti (e poteva mancare ?) afferma stranamente : “uno non può aprire le porte in modo irrazionale”.
Ma come ? 
E tutti i discorsi suicidi sui ponti e sui muri ?  Sull’accoglienza dovunque e comunque ?
Forse dobbiamo prima chiederci se è un giorno pari oppure un giorno dispari, visto che a seconda del giorno il vento tira da direzione opposta.

Comunque, si affretta a precisare Bergoglio, il problema è diverso (e ti pareva!). :
perchè ci sono tanti migranti ora ? I problemi iniziali sono le guerre in Medio Oriente e in Africa è il sottosviluppo del continente africano che provoca la fame”. Chiarisce poi con acutezza che : “Se ci sono guerre è perché ci sono fabbricanti d’armi, che possono essere giustificati per scopi difensivi, e soprattutto trafficanti d’armi”.

Per le guerre in Medio Oriente non sto a ripetermi. Gli errori non li vede e non li denuncia. 

Che guaio il sottosviluppo dell’Africa! Nessuno si era accorto di questo fino ad ora. Ma tu guarda le sorprese ! Meno male che c’è Bergoglio ad istruirci, altrimenti ci sfuggiva uno dei noccioli della questione. 
Anche questo, senza dubbio, si è innescato ieri ed ha provocato i profughi di oggi.

Non so a voi, ma a me viene il dubbio che qualche zampino malthusiano ci sia.
A me viene il dubbio che gli “aiuti umanitari” che arrivano in Africa abbiano più la forma di mitragliatrici e cannoni a supporto del dittatore di turno che non quello di ospedali, scuole, aratri, condotte idriche e sistemi per l’agricoltura o per l’industria.
A me viene il dubbio che il subordinare gli “aiuti umanitari” ed i “finanziamenti” all’attuazione di pratiche abortive, ai riconoscimenti delle teorie gender, alle sterilizzazioni di massa, ecc. non siano proprio pratiche da sviluppo e non siano aspetti da tacere o dimenticare.
A me viene il dubbio che i pochi che abbiano veramente portato aiuti e sviluppo siano i missionari cattolici che, a rischio della propria vita, hanno creato scuole, ospedali, insegnato l’agricoltura moderna, portato cultura ed innovazione, oltre che aver sviluppato il senso cristiano della vita, il rispetto per la donna, la cultura del rimanere nella propria terra per farla crescere, rispondendo, oltre che al comandamento dell’amore per gli ultimi del mondo, anche a quanto scritto da Matteo e che abbiamo preso a schiaffoni al principio delle riflessioni.

Ma di questi missionari e delle loro azioni, comunque, è bene non parlarne. 
Sarebbero, anche loro, da prendere a schiaffoni, visto che sono li a fare proselitismo, mica per aiutare la gente!

In questo panorama Bergoglio riesce anche a prendersela con il mercato libero. “Più dell’80 % delle ricchezze dell’umanità sono nelle mani del 16 % della popolazione”.
Forse sarebbe bene ricordare che in passato il rapporto era che meno del 10 % della popolazione mondiale aveva in mano più del 90 % delle risorse. 
Inoltre lo stesso rapporto, valido a livello mondiale, a che livello si pone nella "sua" Argentina ? E negli USA ? E in Italia ?

Oltre che sulla matematica, un ripasso di storia, forse non guasterebbe.
La Dottrina Sociale della Chiesa non mi sembra che sia stata teorizzata ieri, ma Bergoglio non ne parla, limitandosi a dire che “ciò che serve è un’economia sociale di mercato”.
Tutto l’occidente si è sviluppato sul modello del “vero” capitalismo cattolico, sviluppatosi sull’onda del monachesimo e dei principi cristiani di mercato e di sviluppo. 
Che, poi, il vero senso capitalistico, fondato sulla libertà d'impresa, l'inventiva personale e l'etica del lavoro e del  rispetto, sia stato poi stravolto dal principio luterano "pecca fortemente e pentiti più fortemente" è un altro discorso. 
Che su queste basi anomale si siano sviluppate le economie americana e del nord Europa non va detto neanche, ed infatti Bergoglio non lo dice.

Basterebbe leggersi gli splendidi libri di Ettore Gotti Tedeschi con Rino Cammilleri “Denaro e paradiso – I cattolici e l’economia globale” - Ed. Lindau – 2010” o con Paolo Gambi “Un mestiere del diavolo – Ed. Giubilei Regnani – 2015”. 
Evitiamo di citare l’Enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate” che forse Bergoglio non conosce e che forse, di passaggio, è anche il miglior libro di economi mai scritto..

Comunque Bergoglio ha un ripensamento e, lasciando la cattedra economica, ritorna ai migranti e dice.
Tornando ai migranti, la peggior forma di accoglienza è la ghettizzazione. A Bruxelles i terroristi erano belgi, figli di immigrati, ma cresciuti in un ghetto”. 
Fin qui potremmo anche essere d’accordo. Ma pure per questo aspetto non mi sembra di aver udito molte parole, in libera uscita da Santa Marta, sulla ghettizzazione e sul degrado delle periferie, che fossero parigine, belghe o romane. 

Comunque la perla, su quest’argomento, la mette ponendo l’accento sulla necessità di integrazione, tirando anche in ballo San Gregorio Magno : “Penso qui a Gregorio Magno, che aveva negoziato con popoli conosciuti come barbari, i quali si sono poi integrati”.

Ma sa, almeno, di cosa sta parlando ? Un minimo di storia europea non sarebbe male averla nel proprio bagaglio. In fondo, anche se argentino, ha origini italiane !

I “barbari” non arrivavano dall’esterno, erano già dentro l’impero romano, erano già integrati.
I “barbari”, sapevano di essere “barbari” a paragone con l’impero romano, la sua civiltà, le sue leggi, la sua amministrazione. 
Anche nel declino dell’impero, avvenuto per denatalità prima ancora che per corruzione dei costumi (Roma da 1 milione di abitanti era arrivata ad averne 20.000 – un crollo del 98 %), la civiltà di Roma risplendeva nell’ideale dei popoli che aveva conquistato ed assimilato. 
L’ultimo imperatore bambino, Romolo Augustolo, non venne assassinato, ma deposto e mandato nella prigione dorata di Capri. 
Nella dissoluzione dell’impero, risplendeva comunque la chiarezza e l’autorevolezza della Chiesa e su questo, oltre che sulla certezza dell’ispirazione divina e sulla roccia di Gesù Cristo, fece leva la figura carismatica di San Gregorio Magno. 
Ma approfondire queste cose, o fare certi paragoni, fa passare dalla malinconia alla disperazione. 
Lasciamo perdere ed andiamo ad altre perle.

Poteva mancare il “laicismo” ? Certo che poteva mancare, ma noi non ci facciamo mancare nulla ed anche su questo c'è un'altra bergoglionata, riferita alla Francia, visto che l’intervista è su un giornale francese.
Gli stati devono essere secolari, quelli confessionali finiscono male. Sono conto la storia. Io credo che una versione della laicità, accompagnata da una solida legge che garantisca la libertà di religione, offra un quadro di riferimento per andare avanti. …… La modesta critica che io vorrei rivolgere alla Francia riguarda il fatto che esagera con la laicità”.

Forse questo (a parte l’eresia su Matteo), è il cuore delle bergoglionate odierne. 
Proprio per questo vorrei saltare oltre, ma qualche parola non posso tacerla.

Possibile che chi parla confonda “laicità” con “laicismo” ?
La “laicità” è la visione del mondo dal punto di vista “non religioso” dove il "laico" si muove per il bene dei cittadini senza mettere al primo posto l’aspetto religioso. 

Il “laicismo” è la sua esasperazione.
E’ l’andare contro la religione, qualunque religione, tollerandola con sufficienza nei suoi aspetti privatistici, ma condannandola e perseguitandola nei suoi aspetti pubblici. Negando i suoi valori senza neanche prenderli in considerazione.

Una “modesta critica” ?
Anche qui : l’intervistato sa di cosa sta parlando ?
L’occidente, e principalmente la Francia, ha perso la bussola perché ha voluto negare Dio, sull’altare della ghigliottina prima ancora che su quello del dio denaro, e facciamo una “modesta critica”?
Proprio la Francia, che pure ha avuto una Santa Giovanna d’Arco, che si è sempre risollevata da tutte le sciagure storiche ritrovandosi unita a pregare a Notre Dame de Paris, che sul sangue della Vandea e sul ricordo dei suoi martiri ha potuto risorgere dalla depravazione del terrore illuministico.
A questa Francia, che oggi si trova nella situazione in cui è, per aver rinnegato i suoi trascorsi, facciamo una “modesta critica” ?
Ha anche il coraggio, Bergoglio, in un altro passo dell’intervista, di ricordare che un libico gli ha detto che “Prima c’era un Gheddafi, adesso ne abbiamo 50”.
Su questo punto siamo sicuri che la Francia non c’entri anche se Lui on gli imputa nessuna colpa specifica? Quasi come siamo sicuri che gli USA non c’entrino con l’Iraq ? 
Chiamare le cose non il proprio nome è così difficile ? 
Oltre a citare Matteo, non poteva ricordarsi, come sta scritto perchè qualcuno l'ha detto, che occorre essere chiari e dire “si, si – no, no” ? Troppo difficile ?
Mi accorgo, pur avendo solo sfiorato i diversi argomenti dell’intervista bergogliana, di essere stato molto lungo. Del resto non mi riesce di commentare altro.
Certe affermazioni sono così imbarazzanti da non meritare neanche commenti !
Sono troppo depresso.
Una sola esortazione : Preghiamo. Preghiamo tanto !